Biologico ad alta contaminazione

Biologico non vuol dire “ogm free”. I prodotti dell’agricoltura biologica in circolazione in Europa potranno infatti contenere fino allo 0,9 per cento di organismi geneticamente modificati dovuti alla contaminazione casuale. La nuova regolamentazione, in vigore a partire dal 2009, è stata approvata a Lussemburgo ieri dai ministri dell’Agricoltura dell’Ue, con il voto contrario di Italia, Belgio, Ungheria e Grecia, disposti a tollerare una soglia massima di corruzione da ogm dello 0,1 per cento. La sconfitta del blocco di minoranza è stata determinata dall’improvvisa defezione della Polonia.

D’ora in poi quindi potranno essere etichettati come “bio” anche alimenti in qualche misura “corrotti”. “Una decisione inaccettabile”, commenta Roberto Burdese presidente di Slow food Italia, “perché evidenzia come i vertici della politica europea non ascoltino la voce della società civile”. Ma neanche le indicazioni provenienti dal Parlamento Europeo che  il 29 marzo scorso si era pronunciato a favore della soglia massima dello 0,1 per cento.

La nuova norma prevede anche l’innalzamento dal 70 per cento al 95 per cento della quantità minima di ingredienti biologici presenti nei prodotti con lo specifico marchio. Un contentino che non basta a calmare le polemiche particolarmente vivaci nel nostro paese, che, con il 6,9 per cento di superficie destinata all’agricoltura biologica è insieme all’Austria leader europeo del mercato: “L’Italia è il paese capofila in Europa per produzioni biologiche e tipiche”, dice Roberto Della Seta presidente nazionale di Legambiente, “e non possiamo quindi che essere contrari a una simile soglia di contaminazione tra colture ogm e ogm free”.

Ma la decisione di Lussemburgo non danneggia solo la qualità dei cibi nostrani. Le conseguenze economiche, avvisa Coldiretti, potrebbero essere disastrose e far crollare in un attimo del 60 per cento le vendite dei prodotti biologici (aumentate del 10 per cento nel primo trimestre del 2007 rispetto all’anno scorso). Un rischio che preoccupa anche il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio: “Occorre verificare immediatamente tutte le contromisure che governo e parlamento italiano possono attuare per garantire i produttori biologici, i consumatori che vogliono la certezza di acquistare prodotti ogm free”. (g.d.o.)

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