L’enzima sospetto

Le donne affette da endometriosi – una malattia che causa la crescita anomala di tessuto uterino là dove questo non dovrebbe trovarsi – producono in modo eccessivo l’enzima telomerasi. Lo hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Liverpool, che ritengono questa sovrapproduzione una delle possibili cause della patologia.

L’endometriosi è, infatti, ancora poco compresa dagli scienziati: si sa che colpisce circa il 15 per cento delle popolazione femminile in età riproduttiva, con una incidenza massima tra i 30 e i 40 anni, e che comporta il progressivo accrescimento di mucosa uterina (endometrio) all’interno di ovaie, tube, vescica e setto retto-vaginale, o anche in organi lontani dall’apparato uro-genitale, come intestino o polmoni. Questo causa nella donna forti dolori pelvici e addominali durante il ciclo mestruale che, con il progredire della malattia, tendono a intensificarsi. L’unica soluzione, per il momento, è l’asportazione chirurgica del tessuto e una terapia ormonale che induca la menopausa.

Dharani Hapangama della School of Reproductive and Developmental Medicine dell’Università britannica, che ha pubblicato lo studio su Human Reproduction, si è concentrato sull’attività della telomerasi, un enzima in grado di intervenire sulla regolazione dei cicli di divisione cellulare. I telomeri costituiscono le porzioni terminali dei cromosomi e si accorciano a ogni ciclo di divisione. Quando raggiungono una certa lunghezza, la cellula cessa di dividersi. L’enzima telomerasi è quella proteina, espressa solo in particolari cellule (embrionali e tumorali, per esempio), che aggiunge nuovo materiale ai telomeri. Il bilancio tra questi due processi determina il numero di divisioni che subisce ogni cellula.

Hapangama e colleghi hanno trovato che, nelle donne affette da endometriosi, l’enzima telomerasi raggiunge livelli particolarmente elevati durante il ciclo mestruale. “La conseguenza”, spiegano gli autori, “è che l’interno dell’utero diventa più ostile a una gravidanza,  e le cellule disperse mostrano una maggiore aggressività che permette loro di sopravvivere e impiantarsi fuori dall’utero, causando dolori nell’area pelvica e addominale”. In effetti, il 50 per cento delle donne affette da endometriosi soffre anche di sterilità e poli-abortività, poiché si instaura una alterazione del sistema immunitario: la presenza di mucosa uterina al di fuori della cavità può infatti causare la formazione di anticorpi anti-endometrio, che impediscono l’impianto dell’embrione nell’utero o, addirittura, interferiscono sulla capacità dello spermatozoo di fecondare l’ovulo. (f.s.)

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