Leggere attentamente le avvertenze

Per molti ma non per tutti: gli alimenti addizionati con fitosteroli, come gli yogurt, sono consigliati solo a chi deve realmente ridurre i livelli di colesterolo e vanno assunti sotto controllo medico. Lo si può leggere sulle confezioni e sui siti dedicati ai prodotti, ma le pubblicità dovrebbero specificarlo più chiaramente. Questa l’opinione di Paola Patrignani, docente di farmacologia presso l’Università di Chieti G. d’Annunzio, intervistata da Galileo.

Dottoressa Patrignani, quali sono gli effetti degli yogurt con fitosteroli aggiunti?

“Possono ridurre l’assorbimento del colesterolo assunto con la dieta, che però rappresenta solo il 10-20 per cento del colesterolo totale, e quello endogeno prodotto dalla bile. Ma non impediscono la sua produzione da parte del fegato e di altri organi. Che, anzi, potrebbe aumentare per un meccanismo di compensazione. Inoltre queste sostanze possono ridurre i livelli di beta-carotene nel sangue, un precursore della vitamina A, necessario per la crescita delle ossa, fondamentale per una buona vista e importante per la formazione dei denti. Tanto che i produttori consigliano di integrare la dieta con frutta e verdura, alimenti ricchi di carotenoidi”.

Sono quindi da sconsigliare?

“No, ma è importante che siano assunti solo da chi è ipercolesterolemico e non riesce ad abbassare i livelli delle lipoproteine a bassa densità (LDL) anche dopo aver modificato la dieta e aumentato l’attività fisica. Bisogna poi sapere che la dose massima di fitosteroli giornaliera consigliata dalla Commissione Europea è di tre grammi (due negli Usa, ndr.), pari cioè a uno yogurt. Infine sono sconsigliati in gravidanza, durante l’allattamento e nei bambini sotto i cinque anni, e non sono indicati per chi soffre di sitosterolemia, un disordine genetico che porta all’accumulo di grandi quantità di steroli nei tessuti”.

Non ci sono studi sulla sicurezza?

“Mancano informazioni sulla loro sicurezza a lungo termine sia in soggetti normocolesterolemici che in quelli ipercolesterolemici. In ogni caso, il regolamento CEE sui fitosteroli specifica chiaramente che un’assunzione elevata non solo non porta maggiori benefici rispetto alle dosi consigliate, ma potrebbe causare effetti indesiderati”.

Qual è quindi il messaggio che i mass media dovrebbero far passare?

“Che questi prodotti non sono diretti a tutti, che vanno assunti con criterio e che, comunque, non bastano, da soli, a ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari”.

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