“False promesse dalle etichette”

“Aiuta la crescita”. “Migliora la memoria”. “Aiuta la vista”. Sono solo alcune delle frasi riportate sulle etichette di molti prodotti alimentari che promettono vantaggi e benefici per la salute di adulti e bambini. Ma nell’81 per cento dei casi si tratta di annunci ingannevoli, non supportati da validi e approfonditi studi scientifici. Lo ha stabilito l’Autorità per la sicurezza alimentare europea (Efsa), che ha emesso i pareri su 57 etichette analizzate.

Si tratta di un primo gruppo di etichette prese in esame: riportano frasi sulla salute e lo sviluppo dei bambini, sulla riduzione del rischio di malattie e nuove indicazioni “funzionali”, per esempio l’incremento della vista, il miglioramento della memoria, la capacità di apprendimento. Di queste 57 solo 11 diciture hanno superato l’esame scientifico effettuato in base al regolamento dell’Unione europea 1924/2006.

Sono state considerate ingannevoli la dicitura “aiuta la crescita” sulle barrette Kinder, la “riduzione di peso” promessa dalle barrette della Elancyl Global Silhouette, come anche la “riduzione della glicemia” dell’acqua minerale Melgaco e quella “delle infezioni urinarie femminili” che dovrebbe fornire il mirtillo rosso Ocean. Parere negativo anche per il claim di un cibo per bambini della Plada, che sulla carta sarebbe in grado di diminuire le coliche nella fascia di età tra 6 e 12 mesi, per i “latticini che aiutano la salute dei denti”, per le “pastiglie di semi di lino e soia che riducono il rischio osteoporosi” e per “i fichi d’India che migliorano il colesterolo”. E’ andata meglio, invece, a due yogurt arricchiti con fitosteroli la cui etichetta “riduce il colesterolo” ha ottenuto parere positivo: la frase è supportata da 71 studi clinici e gli esperti hanno confermato l’efficacia dello yogurt nel ridurre di circa il 10 per cento il colesterolo cattivo. Lo stesso vale per le gomme da masticare a base di xilitolo che riducono la carie.

Il giudizio dell’Efsa non è definitivo: le aziende possono adesso presentare una nuova documentazione scientifica e in ogni caso l’ultima parola spetta alla Commissione Europea che dovrà decidere se e come censurare i messaggi ritenuti incompleti o non veritieri. Ora l’Efsa sta esaminando anche le indicazioni sugli aspetti nutrizionali dei prodotti, per esempio “poche calorie”, “senza grassi”, “ridotto tenore di zucchero” o “light”, sul cui utilizzo esistono regole stringenti. Entro la fine di luglio saranno pronti 1.000 pareri e altri 470 a novembre. Finita l’analisi di queste etichette si studieranno altre 2.700 diciture diverse. Per le quali non è stato ancora definito un calendario (r.p.)

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