Fototrappola per un’antilope

Mentre Francesco Rovero, biologo del Museo Tridentino di Scienze Naturali, sistemava la sua macchina fotografica automatica mimetizzandola nei cespugli della foresta pluviale nelle montagne dell’Eastern Arca della Tanzania, non poteva immaginare che a cadere nella “trappola” sarebbe stata proprio la rarissima antilope  “cefalofo di Abbot”. Passeggiando di notte tra la fitta vegetazione in una zona dove non era mai stata avvistata prima, l’antilope ha fatto invece scattare il sensore della sofisticata apparecchiatura restando, a sua insaputa, immortalata nella foto vincitrice del Camera trap photo of the year award della BBC, per la sezione  “Nuove Scoperte”.
Tra le altre immagini rubate alla natura con la tecnica del phototrapping (macchine collegate a un sensore che scattano al passaggio degli animali) e premiate dalla BBC ci sono ritratti di tigri, maiali selvatici, armadilli, lupi, iene provenienti da ogni parte del mondo dall’Arabia, al Sud Africa, alla Malesia. Volti deformati perché troppo vicini all’obiettivo, occhi illuminati per effetto dei flash, corpi in penombra ai margini dell’inquadratura. I criteri con cui sono state valutate queste immagini non hanno ovviamente nulla a che fare con l’estetica: conta  l’eccezionalità del comportamento immortalato e la rarità del soggetto fotografato.
Questi i criteri, infatti, che hanno spinto la giuria a designare come vincitrice della sezione  “Nuove Scoperte” la foto del cefalofo di Abbot di Francesco Rovero, selezionata tra 700 immagini e premiata con la somma di 1.000 dollari, subito devoluti dallo scienziato al Centro di monitoraggio ecologico dell’Udzungwa Mountains National Park, sezione tanzaniana del Museo tridentino di scienze naturali.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here