Chi ha paura del terremoto dell’11 maggio a Roma?

“L’11 maggio 2011 è considerato da molti come il giorno in cui a Roma si scatenerà un devastante terremoto, sulla base della teoria di Raffaele Bendandi (1893-1979) e di un veloce tam-tam su Internet. L’11 maggio in Italia avverranno probabilmente circa 30 terremoti. Questo infatti è il numero medio di eventi sismici che vengono rilevati quotidianamente nel nostro paese”. Parola dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia che, per sfatare miti e illustrare cosa succede ogni giorno sotto la superficie terrestre, a Roma, in Italia e nel mondo, l’11 maggio aprirà le porte a tutti coloro che vorranno parlare con i ricercatori, visitare la sala di monitoraggio H24, l’esposizione interattiva sui terremoti, assistere a proiezione di video. La sede dell’INGV in via di Vigna Murata 605, Roma, sarà aperta per l’Open Day dalle ore 10 alle ore 20.

Per chiarirsi le idee sulla impossibilità di prevedere con esattezza e a breve termine la data, il luogo, l’intensità di un terremoto; e quindi dell’importanza della prevenzione, anche la Protezione Civile ha preso posizione, realizzando un dossier specifico sul famigerato evento di Roma.

Come ci ricorda l’INGV, negli ultimi due decenni i terremoti hanno causato più di 500 mila morti nel mondo e molti scienziati credono che il terremoto da 1 milione di morti si avvicini sempre di più. Ma difendersi dai terremoti è possibile, basta attuare politiche mirate di educazione e prevenzione. Se il prossimo grande terremoto in Italia sarà catastrofico come quello di Haiti, che ha causato oltre 220.000 vittime, o come quello del New Mexico, che ne ha causate 2, pur avendo magnitudo confrontabili (7,0 e 7,2), dipenderà dalle scelte che si fanno oggi.

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