Batterio killer anche in Francia

Ancora un attacco del batterio killer. Questa volta però succede in Francia, a Lille, dove sette bambini tra i 20 mesi e gli otto anni sono finiti in ospedale dopo aver ingerito degli hamburger. É subito allarme: la carne utilizzata proviene dalla Germania, e anche in questo caso ad essere incriminato per i ricoveri è il batterio enteroemorragico Escherichia coli. Tuttavia il microrganismo isolato appartiene a un ceppo diverso – ma altrettanto virulento – da quello che ha provocato la recente epidemia tedesca.

Infatti, come fanno sapere dalla Commissione europea, è già stato accertato che si tratta del ceppo di E. coli 0157 (0104:H4 quello che invece ha colpito in Germania): il più comune, ha spiegato al quotidiano francese le Figaro Frédéric Vincent, portavoce del commissario Ue alla salute. Tant’è che lo scorso anno, come aggiunge lo stesso Vincent, questo microrganismo ha contagiato oltre tremila persone nella Ue, di cui 93 in Francia.

I sintomi provocati dai due ceppi sono molto simili, e in entrambi i casi sono dovuti all’azione della potente tossina – Shiga tossina o vero-citootossina – prodotta da questi batteri. Come spesso avviene nelle infezioni da E. coli, le tossine batteriche possono colpire intestino e reni, provocando diarrea emorragica e insufficienza renale. Nelle forme più gravi, tuttavia, l’infezione può dare anche sintomi neurologici, come stato confusionale e convulsioni: secondo Michel Foulard del servizio nefro-pediatrico dell’ospedale Universitario di Lille (Chu), dove sono in cura i bambini, questo potrebbe essere il caso del più grave dei sette, per ora in prognosi riservata.

Ad ogni modo non si tratta di un nuovo focolaio dell’epidemia tedesca: pertanto anche se l’allerta in Francia rimane alta, da Bruxelles non è stato lanciato alcun allarme europeo. Alla Commissione europea infatti continuano le indagini per risalire al luogo d’origine della contaminazione che, come spiega ancora il portavoce Vincent, potrebbe essere avvenuta sul luogo di produzione, durante la catena di confezionamento o al momento della distribuzione. Intanto, dalla SEB di Saint-Dizier (Haute-Marne, Francia), l’azienda tedesca che ha confezionato gli hamburger sospetti, fanno sapere che la carne utilizzata per la loro produzione proveniva da Belgio e Olanda, oltre che dalla Germania.

Nessun rischio – dicono le nostre autorità – per l’Italia, anche se a Verona i carabinieri dei Nas hanno sequestrato, a scopo cautelativo, migliaia di confezioni di carne provenienti dalla stessa ditta francese.

http://9nl.com/galileo-pw-batterio-killer-francia/

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