Cos’è la meningite e perché è pericolosa

“È in condizioni disperate”, fa sapere Francesco Genovesi, primario di rianimazione dell’ospedale di Livorno, il 32enne membro dell’equipaggio della nave Msc Orchestra colpito da meningite batterica. Oltre a questo, sono stati riportati altri tre casi di contagio sulla nave: un 47enne di Sorrento, anche lui ricoverato nel reparto di rianimazione, e un brasiliano e un filippino, le cui condizioni sarebbero invece più stabili.

Solo pochi giorni fa, negli Stati Uniti era scoppiato un caso analogo, con 35 persone contagiate da meningite dopo essere stati sottoposte a una terapia con fiale di steroidi che poi si è scoperto essere contaminate. Finora le vittime sono cinque, ma gli esperti del Center for Disease Control (Cdc) non escludono che il numero possa essere destinato a salire nei prossimi giorni.

Per fare chiarezza sulla natura di questa malattia, sulle modalità di contagio e sulle terapie disponibili, ecco alcune informazioni utili.

Che cos’è la meningite?
Si tratta di un’infiammazione delle membrane che ricoprono il cervello, e può essere causata dall’infezione di un batterio o di un virus. La meningite virale è generalmente la forma meno grave: i sintomi sono simili a quelli dell’influenza (febbre e dolori muscolari); la meningite batterica è invece più pericolosa, e comporta un serio rischio di complicanze e morte. I tipi più comuni di batteri che la provocano sono pneumococchi e meningococchi; questi ultimi sono molto comuni e di solito sono trasportati, senza particolari conseguenze, nel naso o nella bocca degli esseri umani.

Quali sono i sintomi?
Nella meningite batterica, i sintomi compaiono molto rapidamente, nel giro di poche ore. L’infezione da meningococco si presenta tipicamente con una serie di punture rosse sulla pelle che si espandono rapidamente a tutto il corpo. Se queste non si schiariscono quando vi si applica una pressione (per esempio con il cosiddetto glass test), c’è alta probabilità che si tratti di effettivamente di meningococco: in questo caso, è bene consultare immediatamente un medico. I sintomi in bambini e neonati includono rigidità del corpo, irritabilità al tocco, inappetenza, pelle pallida, respiro veloce e febbre; negli adulti, invece, compare un forte mal di testa, senso di fastidio verso la luce, sonnolenza, confusione, dolori muscolari, diarrea, mani e piedi freddi e pallidi.

Ci sono categorie a rischio?
In generale, entrambe le forme della malattia possono essere contratte a qualsiasi età; tuttavia neonatiadolescenti e giovani (fino a 24 anni) sono categorie considerate a rischio. La mortalità dovuta alla meningite da meningococco si attesta attorno al 5 per cento.

Come si previene e come si cura?
Una corretta campagna di prevenzione passa anzitutto attraverso la vaccinazione, che protegge contro alcuni tipi di meningite (meningococco MenC, Haemophilus Influenzae e pneumococco invasivo).

La terapia, invece, consiste prevalentemente nella somministrazione immediata di antibiotici endovena, secondo modalità variabili a seconda della natura della malattia: la tempestività delle cure è fondamentale, perché ogni ritardo nel trattamento aumenta il rischio di danni a lungo termine.

Via: Wired.it

Credits immagine: Dr. Brodsky/Cdc/Wikipedia

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