Obama punta su ricerca, ambiente e cybersicurezza

Con i passaggi del suo discorso sullo Stato della Nazione sulla lotta alle armi, sul ritorno dei soldati dall’Afghanistan e su Medicare il presidente Barack Obama ha ottenuto delle standing ovation come risposta (a dire il vero la platea ha passato gran parte del discorso in piedi). Tuttavia non meno applaudite e importanti sono state le parole che il Presidente ha speso a descrivere le sue intenzioni riguardo gli investimenti in ricerca e sviluppo:

“Ogni dollaro che abbiamo investito nella mappatura del genoma ha portato a un ritorno pari a 140 dollari nella nostra economia. Oggi i nostri scienziati stanno mappando il cervello umano per svelare i segreti dell’Alzheimer, stanno sviluppando farmaci per rigenerare organi danneggiati, mettendo a punto nuovo materiale per creare batterie dieci volte più potenti. Non è certo questo il momento di tagliare questi investimenti in scienza e innovazione in grado di creare nuovi posti di lavoro. Ora è invece il tempo di raggiungere un livello di ricerca e sviluppo non più visto dai tempi della corsa allo Spazio”.

La stima di 140 a 1, spiega il New Scientist, arriva da uno studio del 2011 del Battelle Memorial Institute di Columbus, in Ohio. E anche se la cifra in particolare è ed è stata oggetto di discussione, l’importanza dell’innovazione per la futura competitività economica degli Stati Uniti è stata sottolineata in numerosi rapporti, particolarmente quelli delle US National Academies.

Per mantenere il suo impegno, Obama dovrebbe annunciare a breve un certo numero di iniziative in ambito energetico e tecnologico, sostiene The Verge. Tra queste una rete di “15 poli industriali high tech” con lo scopo di fare in modo che “la prossima Rivoluzione Industriale abbia luogo negli Stati Uniti”. Questi poli dovrebbero sorgere sul modello di quello incentrato sulla stampa in 3D che la Casa Bianca ha aperto a Youngstown, Ohio. Già nel suo discorso il Presidente ha annunciato il lancio di altri tre di questi centri in aree ancora da stabilire. La stampa in 3D, ha detto Obama, ha “la potenzialità di rivoluzionare il modo in cui noi facciamo praticamente qualunque cosa […] e non c’è nessuna buona ragione perché questo non avvenga anche in altre città”.

Tra le altre iniziative, dovrebbe arrivare un nuovo Energy Security Trust nel quale è previsto l’impiego di parte dei ricavi di petrolio e gas per il finanziamento di ricerca e applicazioni tecnologiche che, nelle speranze del Presidente, dovrebbero “liberare per sempre le nostre auto dalla schiavitù del petrolio”. Tanta ricerca e sviluppo richiedono, tuttavia, un capitale umano altamente specializzato; per questo Obama ritiene indispensabili alcuni cambiamenti nel sistema scolastico. Tanto per cominciare una scuola materna di alto livello accessibile a tutti, ma soprattutto interventi di rilievo nelle scuole superiori che permettano ai diplomati di uscire dal liceo già specializzati.

Barack Obama ha suggerito che si potrebbero prevedere ricompense per quelle scuole che sviluppano partnership con college e imprese e che “creano nuovi corsi, molto avanzati, di matematiche e ingegneria o incentrati sulle materie scientifiche, sulle nuove tecnologie”. 

Alcuni dei posti di lavoro high-tech, secondo il Presidente, dovrebbero poi essere creati dalle imprese nazionali, seguendo l’esempio di Apple e Intel, citate espressamente nel discorso di ieri: “Dopo anni in cui ha aperto nuovi centri di produzione in altre nazioni come la Cina, Intel sta per aprire il suo centro più avanzato qui in patria”, ha detto. “E quest’anno Apple comincerà di nuovo a produrre Mac in America”. La Apple aveva annunciato in dicembre che avrebbe riportato parte della produzione di Mac negli Stati Uniti con un investimento di circa 100 milioni di dollari e il Ceo Tim Cook, presente ieri al discorso, aveva dichiarato che Apple ha il dovere di creare nuovi posti di lavoro per i cittadini Usa.

Obama non si è dimenticato neanche dell’ambiente, ma ha lanciato un secco allarme rispetto al riscaldamento globale, specificando che è il momento di fare di più per contrastare i cambiamenti climatici prima che sia troppo tardi.

Una parte da protagonista, infine, ha avuto nel discorso la cybersicurezza. Il Presidente ha promesso un maggiore sforzo contro alle minacce informatiche, possibilmente in parallelo con un taglio dell’arsenale nucleare (da 1.700 a 1.000 pezzi secondo il New York Times). “Sappiamo che gli hacker sono in grado di rubare l’identità delle persone e di infiltrarsi nelle email private. Sappiamo che nazioni e aziende straniere rubano i nostri segreti industriali. Ora i nostri nemici stanno anche cercando di acquisire la capacità di sabotare la nostra rete elettrica, le nostre istituzioni finanziare, e i nostri sistemi di controllo del traffico. Non potremo tra dieci anni guardarci indietro e chiederci perché non abbiamo fatto nulla per affrontare questa seria minaccia alla sicurezza e all’economia”, ha dichiarato Obama che ha chiesto al Congresso di approvare una nuova legislazione per contrastare gli hacker appoggiati da governi ostili.

Per dimostrare la sua serietà contro le minacce informatiche e che non tollererà il ripetersi di quanto avvenuto lo scorso anno al Congresso, quando una legge che avrebbe imposto alle aziende di raggiungere standard minimi di cybersicurezza è naufragata per i timori legati ai costi per le imprese, Obama ha annunciato di aver già firmato un nuovo ordine esecutivo (un provvedimento che non deve passare per l’approvazione delle Camere). Tale ordine è l’espansione di un programma volontario di condivisione delle informazioni informatiche già in atto – l’Enhanced Cybersecurity Services program – lanciato in maggio dal Dipartimento della Difesa e quello della Sicurezza nazionale come parte di una più ampia iniziativa chiamata “Defense Industrial Base Cybersecurity Activities“.

Il nuovo provvedimento permette al governo di condividere più informazioni in suo possesso relative a minacce informatiche con le aziende private, e inoltre dà al National Institute of Standards and Technology (Nist), un’agenzia disegnata per promuovere la ricerca e sviluppo su in questo campo, l’incarico di individuare una serie di buone pratiche in questo campo per le imprese.

Via: Wired.it

Credits immagine: Wa-J/Flickr

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