Geyser su Europa, il satellite di Giove

Cos’ha in comune Europa, il satellite di Giove scoperto da Galileo Galilei nel 1610, con l’Islanda? Secondo Lorenz Roth e colleghi, del Southwest Research Institute, il corpo celeste condividerebbe con l’isola i massicci e spettacolari geyser, pennacchi di acqua e vapore che si sprigionano dalla superficie e arrivano a raggiungere altezze di decine di metri (sulla Terra) o centinaia di chilometri (su Europa). Come raccontano su Science Xpress, i ricercatori hanno analizzato immagini scattate dal telescopio spaziale Hubble tra il 1999 e il 2012, identificando eccedenze di idrogeno e ossigeno in due regioni distinte dell’emisfero sud di Europa. Secondo gli scienziati, si tratterebbe per l’appunto di pennacchi di acqua “transitori”, che possono essere osservati solo in una finestra temporale piuttosto ristretta, di più o meno sette ore di durata.

Gli astrofisici già sapevano della presenza di un vasto oceano sepolto sotto la crosta di Europa: la scoperta, se confermata, dimostrerebbe che tale riserva d’acqua ha facile accesso alla superficie, e avrebbe pesanti implicazioni su eventuali esplorazioni future per sondare l’abitabilità del satellite. I pennacchi, alti circa 200 km, sarebbero visibili quando Europa si trova nel punto più lontano da Giove, mentre svanirebbero quando la luna si trova al pericentro della sua orbita. Secondo gli scienziati, tutto ciò suggerisce che laccelerazione di marea giochi un ruolo primario nel meccanismo, aprendo crepe superficiali nella superficie del satellite. Basandosi su queste osservazioni, i ricercatori ritengono che i “geyser” potrebbero essere simili a quelli notati su Encelado, una delle lune di Saturno, dove del vapore ad alta pressione fuoriesce da fessure superficiali molto strette.

Riferimenti: Science Xpress doi:10.1126/science.1247051

Credits immagine: Lorenz Roth, Southwest Research Institute / Usgs

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