Aifa, quali farmaci consumano gli italiani

Nei primi nove mesi del 2013 la spesa farmaceutica in Italia (pubblica e privata) è stata di quasi 20 miliardi di euro, oltre il 74% della quale rimborsata dallo stato; quella territoriale pubblica invece pari a circa 8,8 miliardi, ovvero 148 euro procapite (in calo del 3,9% rispetto all’anno precendente). A snocciolare i numeri sull’uso dei farmaci in Italia da gennaio 2013 a settembre 2013 è l’Agenzia nazionale del farmaco, che ha presentato oggi il documento riassuntivo curato dall’Osservatorio sull’impiego dei medicinali (OsMed). 

I dati diffusi dall’Aifa mostrano come nel complesso il nostro paese il consumo di farmaci procapite sia in crescita. Infatti, i consumi in regime di assistenza convenzionale sono aumentati, sia per quel che riguarda il numero di ricette che per il numero delle confezioni (in crescita del 3,2% e del 2,6%, con 840 milioni di confezioni dispensate, circa 14 a testa, e 1.002,4 dosi ogni mille abitanti al dì). Nello stesso periodo anche la spesa privata, a carico del cittadino, è aumentata (+ 3,9%), così come quella per i medicinali acquistati dalle strutture sanitarie pubbliche (+ 3,3%).

Ma quali farmaci consumano gli italiani? Per dosi e spesa i più acquistati sono stati quelli per l’apparato cardiovascolare, seguiti dai medicinali del sistema gastrointestinale e del metabolismo (mentre nell’ambito dell’assistenza ospedaliera i principi attivi più usati sono quelli riferibili agli antineoplastici). Per quel che riguarda l’assistenza convenzionata gran parte della spesa farmaceutica (circa il 40%) è riferibile a soli 30 principi attivi. 

Il rapporto evidenzia anche una crescita nella percentuale di utilizzo dei farmaci a brevetto scaduto, che hanno rappresentato il 46% della spesa farmaceutica convenzionata (quasi il 5% in più rispetto all’anno precendente). Di questi una buona parte sono stati rappresentati dai farmaci equivalenti (circa il 29% del totale). 

Infine, volendo dare uno sguardo alle regioni, scopriamo che la Sicilia è quella con la maggiore spesa farmaceutica convenzionata di classe A, seguita da Campania e Puglia, mentre le province autonome di Trento e Bolzano e l’Emilia sono quelle che fanno registrare la minor spesa (per confronto, si passa dalle 178,9 euro procapite della Sicilia alle 95,7 euro della provincia di Bolzano). Per i farmaci di classe C con ricetta invece la spesa è più elevata in Liguria, Lazio e Toscana e più bassa in Molise, Basilicata e nella provincia autonoma di Bolzano.

Riferimenti: Osservatorio Nazionale sull’impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci in Italia. Rapporto Nazionale Gennaio-Settembre; 2013. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2014.

Credits immagine: Gatis Gribusts/Flickr

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