Diete, quale la più efficace?

Dieta a zona, Atkins, South Beach: nomi che i più attenti al proprio peso forma probabilmente conosceranno bene. Ma quanto sono efficaci questi popolari regimi alimentari che promettono perdita di peso e miglioramento della salute? Secondo uno studio canadese della McGill University pubblicato sulla rivista Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes, i benefici a lungo termine delle diete commerciali sono tutt’altro che evidenti.

Analizzando 12 trial clinici che hanno coinvolto quattro delle diete più popolari in America (Atkins, South Beach, Weight Watchers e dieta a zona), i ricercatori hanno verificato che la perdita di peso in un anno, variabile dai 2 ai 6 chili a seconda del metodo utilizzato, è paragonabile al dimagrimento ottenuto con una normale alimentazione a basso contenuto di grassi. Anche gli studi comparativi degli effetti su colesterolo, pressione sanguigna e altri fattori di rischio cardiovascolare non mostrano significative differenze. I chili persi, infine, tendono a ritornare nel giro di due anni. In parole povere, certe diete alla moda non sono poi così efficaci come vogliono farci credere.

“Nonostante la loro popolarità e il loro contributo all’industria multimilionaria della perdita di peso, ancora non sappiamo se queste diete siano in grado di aiutare le persone a dimagrire e a far diminuire i fattori di rischio cardiaco”, afferma Mark J. Eisenberg della McGill University uno degli autori dello studio. “Con così pochi trial e risultati in qualche modo discordanti, ci sono solo prove modeste che il loro uso porti benefici a lungo termine”. Quello che ancora manca, quindi, è uno studio rigoroso degli effetti delle diete che possa monitorare nel tempo il dimagrimento e gli effetti sulla salute.

Secondo i dati del Centro Nazionale di Epidemiologia, in Italia più di un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre una persona su 10 è obesa. Per perdere peso, tuttavia, a volte basterebbe semplicemente affidarsi a una vita sana. “Un intervento ad ampio raggio sullo stile di vita, che coinvolga dottori e professionisti del settore, potrebbe essere più efficace”, suggerisce Eisenberg. “Questo studio inoltre mostra ai medici che le diete commerciali da sole potrebbero non essere la soluzione per aiutare i loro pazienti a perdere peso”.

Riferimenti: Circulation: Cardiovascular Quality and Outcomes doi: 10.1161/CIRCOUTCOMES.113.000723 

Credits immagine: nist6dh/Flickr CC

doi: 10.1161/CIRCOUTCOMES.113.000723

 

1 commento

  1. Se restano diete fine a se stesse, inevitabilmente si torna a mangiare come e peggio di prima. Se sono stile di vita, mi viene in mente herbalife, allora i risultati restano. Siamo noi che cambiamo, in meglio.

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