La dialisi dev’essere di genere

(foto: Steve Davis/Flickr CC)

(foto: Steve Davis/Flickr CC)

(foto: Steve Davis/Flickr CC)

Le donne che arrivano alla dialisi sono meno numerose, e più anziane. Eppure, nonostante la differenza di età che potrebbe rendere il sesso femminile più a rischio di mortalità, la sopravvivenza è migliore nelle donne. Lo mostra uno studio appena pubblicato su Clinical Kidney Journal Advance Access e condotto da un gruppo di ricerca dell’Università di Istanbul, Turchia.

Lo studio ha coinvolto quasi 11000 pazienti trattati in 55 centri turchi. I risultati mostrano come le donne rappresentino meno della metà del campione analizzato (4700 circa), con un’età media superiore a quella dei pazienti maschi, ma una mortalità analoga, pur essendo più anziane. Una sorta di effetto protettivo di genere, che era già stato osservato dal più importante studio osservazionale sulla dialisi condotto in diversi paesi tra cui l’Italia (DOPPS). Anche in questo caso le donne dializzate erano meno numerose degli uomini (41%) e di età più avanzata ma con una sopravvivenza a 9 anni molto simile nei due gruppi.

I motivi di questo fenomeno non sono ancora chiari. Tuttavia è verosimile immaginare che l’assetto ormonale del sesso femminile rappresenti un fattore di protezione, visto che che, correggendo alcuni fattori negli animali, tale differenza si annulla. Un articolo appena pubblicato sul J Am Soc Nephrol mostra per altro come le variazioni ormonali sessuali durante il ciclo mestruale possano avere degli effetti su alcuni enzimi che, a loro volta, inducono una sorta di rimodellamento o ricostruzione delle cellule renali.

Concludono gli studiosi: queste differenze nel raggiungimento di risultati clinici specifici indicano che una dialisi standard, uguale per uomini e donne, non è la soluzione migliore. Un trattamento dialitico “di genere”, e con obiettivi clinici specifici, potrebbe migliorare notevolmente la sopravvivenza, valorizzando ulteriormente il vantaggio delle donne nella prevalenza di malattia renale e nella sopravvivenza in dialisi.

Articolo prodotto in collaborazione con il Master in Giornalismo e comunicazione istituzionale della scienza dell’Università di Ferrara

Giuseppe Quintaliani è Responsabile governo clinico Società Italiana di Nefrologia

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here