Allarme neve rosa al Polo Nord

(photo: Liane G. Benning, GFZ).
(photo: Liane G. Benning, GFZ).
(photo: Liane G. Benning, GFZ).

I ghiacci del Polo Nord stanno assumendo un insolito colore rosa. Una curiosità alle alte quote che da un po’ di tempo a questa parte ha impegnato le menti degli esperti. Ora, grazie a uno studio del Gfz – Helmholtz Centre di Potsdam, i biologi hanno dimostrato come il colore rosa sia dovuto a una reazione chimica delle alghe Chlamydomonas nivalis e di altre specie di alghe amanti freddo: queste alghe sono normalmente verdi, ma nel momento in cui cominciano ad assorbire i raggi ultravioletti, modificano il loro colore, tingendo le loro cellule di rosso. E anche se questo può sembrare un evento spettacolare ai nostri occhi, ha invece delle conseguenze spiacevoli.

La neve, infatti, nasconde una realtà ben diversa: secondo la ricerca, le alghe potrebbero giocare un ruolo fondamentale nello scioglimento dei ghiacciai artici. Nel loro documento pubblicato su Nature Communications, i ricercatori tedeschi e inglesi hanno prelevato 40 campioni di neve provenienti dai 21 ghiacciai dell’Artico, in regioni come Groenlandia, Norvegia, Svezia e Islanda. Dai risultati è emerso che la fioritura dell’alga rossa scurisce la neve, facendola sciogliere più velocemente rispetto al suo omologo bianco.

In particolare, gli scienziati hanno misurato l’albedo della neve rosa, ovvero la percentuale di luce che viene riflessa da una superficie. È una proprietà del colore: oggetti scuri, per definizione, assorbono una percentuale maggiore di luce in entrata. E poiché la luce è energia, gli oggetti che ne prendono di più diventano più caldi. Ed è proprio per questo principio che gli scienziati sono preoccupati per la neve insolitamente più scura.

Infatti, la presenza di alghe rosse ha diminuito l’albedo del 13% durante la stagione estiva. “I nostri risultati indicano che l’effetto ‘bio-albedo’ è importante e deve essere considerato nei modelli climatici futuri”, spiega l’autrice Stefanie Lutz, dell’Università di Leeds, evidenziando come la diminuzione dell’albedo possa agire come un ciclo di feedback positivo (retroazione): più le alghe fioriscono, più si scioglie la neve che a sua volta alimenta i microorganismi, facendone crescere ancor di più.

Riferimenti: Nature Communciations doi:10.1038/ncomms11968

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