Chemio o no? Decisioni sempre più precise grazie al test genomico

Un test capace di predire accuratamente i risultati clinici. I dati presentati al Congresso americano di Oncologia Clinica (Asco) confermano l’affidabilità di Oncotype DX, l’unico test multigenico per il cancro al seno ormai messo alla prova con studi prospettici su oltre 50mila pazienti. I risultati dell’European PlanB, uno degli studi prospettici più ampi che indaga la terapia adiuvante nelle donne con tumore del seno, mostrano che le pazienti con un Breast Recurrence Score basso (l’indice con cui il test genomico classifica il rischio di ricorrenza), anche se trattate con terapia ormonale – e non con chemioterapia – sopravvivono al 99%. Il test è pensato proprio per questo: indicare l’opportunità di evitare le terapie più pesanti quando il rischio di recidiva è basso e quindi l’aggiunta dei farmaci chemioterapici non da un effettivo beneficio in termini di sopravvivenza, mettendo però a dura prova l’organismo.

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