Indifferenti alla musica? Il cervello è meno ‘connesso’

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”NON SOPPORTO la musica. Basta che qualcuno batta un tempo con le dita su un oggetto per esserne turbato”. Parlava così, alla fine degli anni settanta, Federico Fellini, intervistato a Radio Due da Nino Rota. Che poi, anni più tardi, chiarì la dichiarazione del regista: “Non è che Federico sia insensibile alla musica, ma, al contrario, ne rimane troppo colpito”. E tale sensibilità è una questione che non riguarda solo Fellini: la comunità scientifica, infatti, si interroga da tempo sul motivo per cui determinate persone – indipendentemente dallo status sociale o culturale – siano del tutto indifferenti a qualsiasi tipo di musica. Una domanda che ora sembra avere trovato risposta: la ragione, spiega un’équipe di scienziati della University of Barcelona, della McGill University di Monreal e di altri istituti di ricerca, potrebbe risiedere in una diversa struttura del cervello. In particolare, come raccontano i ricercatori sulle pagine dei Proceedings of the National Academy of Sciences, sembra che chi è insensibile alla musica abbia una minore connettività nelle aree cerebrali responsabili dell’elaborazione dei suoni e della gestione delle emozioni.

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