La coda piumata di un dinosauro imprigionata nell’ambra

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(Credits: Royal Saskatchewan Museum (RSM/ R.C. McKellar))

Non suona più così strano affermare che gli uccelli sono i dinosauri dell’aria. Il legame fra questi animali, attuali ed estinti, è una teoria sempre più accettata. E oggi, a rimarcare la tesi, arriva la scoperta, casuale, degli scienziati del Royal Saskatchewan Museum in Canada e dell’University of Geoscience di Pechino raccontata sulle pagine di Current Biology. In un mercato in Myanmar è stata acquistata un’ambra datata 99 milioni di anni fa (Medio-Cretaceo) contenente un piccolo tesoro: un frammento di coda dotato di piume, il primo del genere mai trovato. Piume di un dinosauro.

Non si tratta della prima volta che vengono ritrovate piume incluse nell’ambra. Era stato infatti sempre il gruppo di McKellar a scoprire piccoli frammenti di piume multiformi all’interno di 11 pezzi di ambra che raccontavano la possibile evoluzione del piumaggio. “Ma non era mai successo di trovare piume intatte, ancora unite a una porzione ossea di coda. Abbiamo potuto stabilire senza dubbio l’appartenenza tassonomica del reperto. L’assenza del pigostile (fusione di poche vertebre caudali in una singola ossificazione che sostiene muscolatura e piume, tipico degli uccelli moderni, nda) ci ha permesso di dire che si tratta di un dinosauro e non di un uccello primitivo” sottolinea McKellar.

Il materiale è stato analizzato grazie alla tomografia computerizzata e a un microscopio, permettendo di esaminare le caratteristiche in dettaglio. Le piume mancano quasi del tutto dell’asta centrale, il rachide, ma sono dotate di barbe alternate e una serie uniforme di barbule continue. Questa scoperta potrebbe aiutare a trovare anche una risposta alla questione sull’origine evolutiva delle piume e capire se quindi si sono evolute a partire da un elemento rigido e appuntito oppure da uno molle ed elastico.

Le similitudini tra queste piume e quelle dei moderni uccelli sono tante, come la struttura aperta e flessibile che ricorda quella delle penne ornamentali e la disposizione accoppiata simile alle moderne penne remiganti. Ciò suggerisce che questo tratto sia diventato stabile nel piumaggio basale della coda prima dello sviluppo del pigostile, tipico degli uccelli attuali. L’analisi ha permesso anche di stabilire che coda e piume appartenevano probabilmente a un giovane esemplare di Celurosauro, un gruppo di dinosauri teropodi di cui gli attuali uccelli sono discendenti, soprannominato “Eva” dai ricercatori.

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Rappresentazione artistica di un esemplare di Celurosauro (Credits: Chung-tat Cheung)

Sono state analizzate anche le caratteristiche osteologiche e di ciò che rimaneva dei tessuti molli. Questi infatti si sono ridotti a un film di carbonio che ha conservato solo piccole tracce dell’originale composizione chimica. Quanto bastava però per comprendere un altro elemento importante: “L’abbondante quantità di ferro nel suo stato ferroso indica infatti la presenza originaria di emoglobina” spiega Lida Xing, dell’University of Geoscience di Pechino.

Ma c’è ancora molto da indagare e da capire. Gli scienziati sperano infatti di trovare altri reperti simili intrappolati nell’ambra per poter “completare e arricchire quanto di straordinario è già stato scoperto su questi animali grazie ai record fossili” conclude McKellar. Questa scoperta infatti ha dato risalto al ruolo delle inclusioni in ambra come fondamentali elementi dell’indagine paleontologica. È questa l’opinione dello scienziato canadese: “L’ambra ha la capacità di conservare dei veri e propri fotogrammi di ecosistemi antichi, ripresi in dettagli microscopici in 3D che sarebbe impossibile studiare in altre situazioni”.

Riferimenti: Current Biology

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