Una ricerca made in Calabria apre nuove frontiere nella cura dei tumori

biologia
(Foto vi aPixabay)

Un tassello in più nel puzzle della biologia che mette in luce i meccanismi intracellulari, fino a oggi sconosciuti, tra nucleo e citoplasma. Una nuova visione dei fenomeni di interazione cellula-ambiente che potrebbe portare a nuove possibilità di cura per numerose patologie, tra cui i tumori. La scoperta, pubblicata su Scientific Reports , vede il giovane Rosario Amato, insieme al primo autore Vincenzo Dattilo, alla guida del gruppo di ricerca ed è tutta “made in Calabria”, essendo stata realizzata nei laboratori di Oncologia molecolare e Genetica medica del Campus dell’Università Magna Graecia di Catanzaro.

Elemento chiave della ricerca è la chinasi SGK1, una proteina “da stress acuto” la cui caratteristica è la capacità di rispondere istantaneamente agli stimoli esterni alla cellula. In particolare SGK1, che si trova nel citoplasma, gioca un ruolo importante nel potenziare il trasporto dei micro-RNA (piccole sequenze di RNA che svolgono funzioni essenziali alla sopravvivenza della cellula e all’adattamento agli stimoli ambientali), dal nucleo al citoplasma.

Dottor Amato, dalle evidenze della vostra ricerca si deduce che il controllo e l’inibizione della chinasi SGK1 sembra avere una funzione importante in numerosi meccanismi cellulari, è così?
“In molti anni di lavoro abbiamo consolidato l’idea che SGK1 regoli molti fattori coinvolti nello sviluppo dei tumori. Negli ultimi anni SGK1 si è rivelata in grado di regolare una famiglia di proteine note come ‘RAN proteins’.  Queste proteine, oltre ad essere i guardiani della stabilità dell’evento di riproduzione cellulare, sono i principali regolatori del trasporto nucleare. Una loro de-regolazione causerebbe un’alterazione del trasporto cellulare dal nucleo verso il citoplasma e quindi una diversificazione del flusso informazionale della cellula. Questo comporterebbe alterazioni cromosomiche e condizioni favorevoli allo sviluppo di tumori. I micro-RNA, il succo del nostro lavoro, svolgono un ruolo chiave nell’adattamento cellulare epigenomico e nella promozione di un fenotipo tumorale. Ecco quindi che entra in gioco la suddetta SGK1, che dirigendo il trasporto dei micro-RNA, è in grado di controllare questo fenomeno”.

L’inibizione del trasporto dei micro-RNA potrebbe avere un ruolo chiave anche nel controllo della crescita delle cellule tumorali?
“Esattamente. È ben documentato che nei tumori vi sia una completa alterazione del trasporto dei micro-RNA e quindi della loro biodisponibilità cellulare. Il gruppo di cui faccio parte, insieme ad altri gruppi dell’ateneo catanzarese e di altri atenei consorziati, ha recentemente messo a punto un inibitore di SGK1 caratterizzandolo per la sua elevata potenzialità anti-tumorale anche in vivo, a fronte di una tossicità a breve termine praticamente inesistente. Come documentato su Scientific Reports, tale inibitore, bloccando il trasporto dei micro-RNA, potrebbe rappresentare un meccanismo che favorisce la morte delle cellule neoplastiche”.

I risultati della scoperta lasciano intendere che modulare il trasporto dei micro-RNA condurrebbe ad utili implicazioni anche in numerose altre patologie. È così?
“Senz’altro potrebbe essere così. Infatti, basta pensare che patologie virali come HIV e HCV, ma anche la semplice influenza, sono caratterizzate da virus che per funzionare parassitano a spese della cellula infettata e fanno lo stesso per il sistema di trasporto nucleare. Avere la capacità di inibire il trasporto dei micro-RNA o dell’RNA o delle proteine virali, potrebbe costituire un goal terapeutico di grande importanza. Lo stesso ragionamento potrebbe in un certo senso valere per malattie neurodegenerative o genetiche”.

Quali saranno ora i vostri prossimi passi?
“Ora vogliamo capire se questa regolazione del trasporto nucleare possa riguardare anche le proteine e come questo possa influire sulla resistenza a farmaci chemioterapici e alla radioterapia in modelli di tumori epatici ed ovarici”.

Articolo prodotto in collaborazione con il Master SGP della Sapienza Università di Roma

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here