Autismo: nel Regno Unito il tasso di suicidi è preoccupante

(Foto: hepingting/Flickr CC)

I tassi di suicidio tra le persone con il disturbo dello spettro autistico hanno raggiunto livelli “preoccupanti”. A lanciare l’allarme è stato un team di ricercatori delle università di Coventry e Newcastle (Regno Unito) che su Lancet Psychiatry spiegano come sia necessaria un’azione urgente per aiutare i pazienti più a rischio.

Citando uno studio clinico condotto nel 2014 e pubblicato su Lancet Psychiatry, l’autore della ricerca Sarah Cassidy dell’Università di Coventry evidenzia che il 66% dei 365 partecipanti, con una recente diagnosi della sindrome di Asperger, (o disturbo pervasivo dello sviluppo, imparentato con l’autismo), abbia confermato di aver pensato al suicidio, mentre il 35% di aver pianificato o tentato di porre fine alla propria vita. Tassi significativamente più elevanti rispetto alla popolazione in generale (17%) e pazienti con psicosi (59%).

“Quel poco che conosciamo sul suicidio legato all’autismo indica una preoccupante prevalenza di persone che contempla e tenta di perdere la propria vita”, spiega Cassidy, sottolineando la presenza di gravi carenze nell’intervenire e fornire un supporto efficace a coloro che sono maggiormente a rischio di suicidio.“Ci sono differenze significative, per esempio, nei fattori di rischio per il suicidio nell’autismo rispetto alla popolazione generale, il che significa che il passaggio da pensieri suicidi ai comportamenti suicidi potrebbe essere molto diverso”.

“I modelli attualmente considerati migliori per valutare il rischio di suicidi devono essere ripensati appositamente per coloro che hanno l’autismo”, spiega il co-autore Jacqui Rodgers, dell’Università di Newcastle.

L’obiettivo, ora, sarà quello di affrontate questo problema urgente, identificando le priorità cliniche e di ricerca e sviluppando efficaci cambiamenti nella politica del governo che possano ridurre rapidamente i tassi di suicidio nell’autismo. “Il governo nazionale e locale, i finanziatori della ricerca, l’industria e il sistema sanitario hanno la responsabilità di affrontare l’urgente problema del suicidio nell’autismo”, spiega Jon Spiers, direttore esecutivo di Autistica, associazione che ha lo scopo di finanziare la ricerca medica per capire le cause dell’autismo, migliorare la diagnosi e sviluppare nuovi trattamenti e interventi. In proposito, le università di Coventry e Newcastle svolgeranno nei prossimi due giorni un incontro internazionale sul tema del suicidio nell’autismo, il primo del suo genere in tutto il mondo. “Crediamo che questi cambiamenti – spiegano i ricercatori – possano essere raggiunti solo attraverso lo scambio di conoscenze e competenze tra coloro che sostengono le persone con autismo, come associazioni, medici e le famiglie, i ricercatori e i politici”.

Via: Wired.it

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