Perché saltare la colazione non è una buona idea

colazione
(Foto via Pixabay)

Che la colazione sia un pasto estremamente importante, secondo alcuni il più importante della giornata, non è una novità: già in passato è stato mostrato come mangiare prima di uscire di casa la mattina sia associato ad una migliore salute del cuore oltre che a livelli più bassi di colesterolo. Recentemente, un nuovo studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, torna sul tema, ribadendo l’importanza della colazione e correlandola alla salute delle nostre arterie.

“Le persone che saltano regolarmente la colazione hanno in generale uno stile di vita meno sano,” introduce Valentin Fuster, autore principale della ricerca, “Abbiamo mostrato che questa cattiva abitudine, se cambiata, può diminuire il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari“.

Durante lo studio, condotto a Madrid, i ricercatori hanno studiato un gruppo di circa 4mila partecipanti volontari, sia uomini che donne di mezza età, che non soffrivano di malattie cardiovascolari o di malattie renali croniche. Un questionario è stato utilizzato per raccogliere informazioni sulla loro alimentazione e su quante calorie in media erano ingerite durante la colazione, rapportate al fabbisogno energetico giornaliero.

I partecipanti sono stati poi divisi in tre gruppi: il primo (2,9% dei partecipanti) comprendevano persone che a colazione consumavano meno del 5% del loro fabbisogno energetico giornaliero (come ad esempio chi beve solo caffè o un succo di frutta), nel secondo gruppo (69,4%) quelli che consumavano tra il 5 e il 20% del fabbisogno energetico giornaliero ed infine nel terzo (27.7%) chi consumava più del 20% del proprio fabbisogno energetico.

I ricercatori hanno osservato che l’aterosclerosi, una malattia vascolare progressiva caratterizzata dall’infiammazione cronica dello strato più interno delle arterie di grande e medio calibro, si presentava più frequentemente nei primi due gruppi, ossia nei partecipanti che saltavano la colazione o che consumavano meno del 20% del proprio fabbisogno energetico giornaliero. In questi gruppi erano anche presenti possibili fattori di rischio per malattie cardiovascolari. I partecipanti che saltavano la colazione avevano inoltre, in media, una circonferenza della vita più ampia, un maggior indice di massa corporea, pressione del sangue più elevata e livelli di lipidi e glucosio più alti nel sangue. Era anche più probabile che i pazienti appartenenti al primo gruppo avessero uno stile di vita meno sano, con una dieta poco equilibrata, frequente consumo di alcol e fumo.

In particolare, utilizzando una tecnica di imaging ad ultrasuoni, gli scienziati hanno osservato che le arterie dei partecipanti che saltavano la colazione contenevano in media 1,5 volte (2,5 in alcune aree) il numero di placche aterosclerotiche, se confrontati con i pazienti appartenenti al terzo gruppo.

“Senza considerare il collegamento diretto con i fattori di rischio cardiovascolare,” ha commentato Jose L. Penalvo, co-autore dello studio, “saltare la colazione sembra essere un indicatore di uno stile di vita poco sano, che a sua volta può essere associato alla progressione dell’aterosclerosi”. Penalvo ha aggiunto che i risultati ottenuti sono importanti, e possono essere utilizzati per mostrare ai pazienti come un semplice cambiamento del proprio stile di vita possa avere conseguenze importanti sulla propria salute.

Riferimenti: Journal of the American College of Cardiology

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