L’influenza di quest’anno è davvero più aggressiva del solito?

Tre milioni di contagi solo in Italia, di cui 800mila dall’inizio dell’anno. Un’incidenza di 28,5 casi su mille tra i bambini al di sotto di 5 anni e di 15,1 casi su mille tra i bambini tra 5 e 14 anni. Cifre ancora parziali, ma che sembrano indicare che l’influenza di questa stagione è un’epidemia particolarmente aggressiva e sta colpendo la popolazione italiana (e non solo) con più violenza del solito. Stando a quel che riporta Epicentro, il portale curato dal Centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità (Iss), l’influenza ha appena raggiunto il suo picco stagionale: dal momento che in genere i contagi si distribuiscono in modo simmetrico nel tempo, è lecito aspettarsi altri tre milioni di contagi (circa) entro la fine dell’epidemia. Ma cosa c’è di diverso rispetto agli anni passati? Stando a quel che dicono gli esperti, la causa potrebbe essere ricercata nel fatto che negli ultimi tempi si è intensificata la circolazione di un ceppo imprevisto del virus, il cosiddetto B/Yamagata, non contenuto nel vaccino trivalente. Ma andiamo con ordine.

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