Gli antropologi contro le discriminazioni: “Le razze umane non esistono”

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OLTRE il 99%. È questa la percentuale del nostro genoma che condividiamo con qualsiasi altro essere umano. E anche se lo sappiamo da tempo, in troppi sembrano continuare a dimenticarlo. Lo dimostrano le esternazioni di Attilio Fontana, candidato del Centrodestra alle elezioni regionali in Lombardia, che ai microfoni di Radio Padania ha recentemente dichiarato che “la razza bianca è a rischio”. E mesi dopo fa riflettere di nuovo l’ondata di razzismo che si è sollevata dopo i fatti di Macerata. Vicende che ci ricordano quanto possano essere pericolosi il risentimento, l’odio razziale e la paura per il diverso. È proprio per questo motivo che gli antropologi italiani hanno deciso di scendere in campo, per sottolineare ancora una volta che il concetto di razza, e tutte le connotazioni e le idee che porta con sé, non hanno alcun fondamento nella scienza moderna. Riuniti alla Camera dei deputati, hanno lanciato un appello a tutte le forze politiche per condannare l’uso strumentale del concetto di razza,  presentando un documento che mira a combattere il razzismo (anche) con le armi dell’informazione e della formazione scientifica, processo che deve cominciare precocemente, già nelle scuole.

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