Un nuovo antibiotico contro i batteri multiresistenti

Repubblica - logo

NON funzionano più tanto bene. Eppure li usiamo sempre di più. L’assunzione mondiale degli antibiotici è infatti cresciuta del 39% fra il 2000 e il 2015, sebbene la resistenza dei batteri renda questi farmaci sempre meno efficaci. I dati arrivano da uno studio appena pubblicato sui Proceedings of the National Academy of Sciences e restituiscono una fotografia allarmante: nei paesi in via di sviluppo l’aumento è stato addirittura del 114%, soprattutto di penicilline ad ampio spettro, mente l’uso degli antibiotici che appartengono alle nuove classi, come i carbapenemi, è cresciuto uniformemente in tutto il mondo. Anche in Italia la situazione è preoccupante: “I Center for disease control europei hanno duramente redarguito l’Italia perché da noi è ormai endemica da anni la Klebsiella resistente agli antibiotici”, spiega Claudio Viscoli, direttore Clinica Malattie Infettive dell’Università di Genova e Policlinico San Martino e Presidente della Società Italiana di Terapia Antinfettiva (SITA). Una situazione che trasforma infezioni che alcuni anni fa si sarebbero risolte con l’assunzione di qualche compressa in casi che richiedono il ricovero in ospedale.

Continua a leggere su Repubblica.it

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here