Droghe nell’acqua dei fiumi, anche i pesci rischiano lo “sballo”

Mentre i governi di tutto il mondo sono alle prese per far fronte all’abuso di droghe illegali, gli effetti che queste sostanze potrebbero avere su altre specie, rispetto all’uomo, sono ancora poco conosciuti. Ma ora, un nuovo studio dell’Università di Napoli Federico II, pubblicato su Science of the Total Environment, è riuscito a dimostrare come i residui di sostanze stupefacenti, come per esempio la cocaina, potrebbero raggiungere gli ecosistemi acquatici, creando non pochi problemi alle anguille, tanto da renderle incapaci di riprodursi.

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