Nuovi farmaci e terapia genica. Ecco il futuro per la cura dell’emofilia

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di Anna Lisa Bonfranceschi e Letizia Gabaglio

Ci sono campi in cui la ricerca negli ultimi anni ha cambiato la faccia del trattamento di alcune patologie. Pur senza arrivare allo sviluppo di una cura definitiva, ancora. È convinta che sia così per l’emofilia Elena Santagostino, ematologa della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano e presidente dell’Associazione Italiana Centri Emofilia (Aice), che riconoscendo i passi già fatti nel campo nella malattia genetica rara – che in Italia, tra emofilia A e B, colpisce circa 5000 pazienti – è pronta a scommettere anche sul prossimo futuro. A cominciare dalla terapia genica, ma non solo.

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