Manuela e la sua eredità al mondo

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“Una mattina di maggio mi accorsi di una pallina al seno. Avevo trentun anni, nove anni fa. La vita era ancora solo vita: mi preoccupavo di viverla per quella che era, non di perderla da un momento all’altro. Chiamai una mia amica, che lavora come psiconcologa nell’ospedale di Lecce, e feci tutta la trafila di ecografie, esami e accertamenti. Saltò fuori che avevo un cancro triplo negativo, uno dei più aggressivi tra i tumori mammari, con un alto rischio di recidive e una rapida metastatizzazione. La chemioterapia è l’unica cura possibile perché non risponde a nessun’altra terapia”.

Manuela oggi lavora come psiconcologa nell’ospedale di Brindisi ed è una delle quattro giovani donne protagoniste del libro illustrato “Un giorno saprai” (Carthusia, 64 pp, cartonato, 16,9 euro, realizzato dall’associazione Walce Onlus). C’è Sara, malata di melanoma; Sofia, con un linfoma non Hodgkin; Chiara, che ha “avuto un tumore nei polmoni di suo marito”. E Manuela, con il tumore al seno. Le loro sono tutte storie di malattia e rinascita. E di maternità. Raccontate in un maniera nuova, attraverso la doppia voce delle pazienti e dei medici che le hanno assistite.

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