Se i nostri dati toccano il fondo (del mare)

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Il paesaggio è piatto, verde, scolpito da bassi muretti a secco che delimitano campi d’orzo e poderi secolari. Non il genere di posto che siamo abituati ad associare con tecnologia e innovazione. Ma è proprio qui, nelle Orcadi, uno degli arcipelaghi più settentrionali della Scozia, che Microsoft sta testando un progetto più ambizioso: un silo a tenuta stagna di 12 metri, ancorato a oltre 30 metri di profondità sul fondale roccioso, e collegato alla terraferma da uno spesso fascio di cavi sommersi. La sorpresa è al suo interno: 864 server pronti a gestire tutte le necessità web degli abitanti della zona. Si tratta del progetto Natick: un nuovissimo tipo di data center sottomarino che punta a velocizzare il traffico internet, e al contempo a tagliare nettamente i consumi elettrici e l’impatto ambientale della rivoluzione digitale.

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