LA VOCE DEI PAZIENTI

    Dure a morire, la Land Rover Discovery 4


    È difficile non sentirsi un po’ malinconici di fronte all’imminente scomparsa della Discovery 4 della Land Rover. Oggi, almeno nel campo dei Suv di grandi dimensioni, è certamente una macchina pesante, assetata di carburante e poco “pulita”, ma dal suo lancio nel 2009 poche rivali sono riuscite a sfidare il suo mix di affidabilità nel fuori strada, comfort e praticità.

    Per questo, fino all’uscita del nuovo modello con carrozzeria in alluminio, più agile e leggero, prevista per quest’anno, la Discovery 4 non mollerà, offrendo 7 assetti e solo un motore: il venerabile 253bhp turbocharged 3.0 SDV6 diesel della Land Rover. Noi abbiamo provato una delle ultime edizioni speciali: la Landmark.

    Come è andata?

    Il club delle vetture “dure a morire” è certamente esclusivo, comprendendo alcune macchine eccezionali. E se la Discovery 4 non ne è un membro onorario, ci va vicino.

    Le sue “rughe meccaniche” si rivelano nei miglioramenti stazionari – premendo il pulsante di accensione (in particolare a freddo) un l’abitacolo, e una volta a regime, il motore diesel a 6 cilindri trasmette una vibrazione continua percepibile attraverso i controlli.

    Sotto pressione, il motore il motore si comporta egregiamente. Il v6 trasporta i 2600 chili della vettura a velocità da autostrada senza il minimo sforzo. In accelerazione, si viene spinti leggermente indietro sul sedile mentre un rombo gutturale, discreto, invade l’abitacolo. In effetti, dalla posizione elevata del guidatore, a parte lo scorrere sempr più veloce del paesaggio intorno, l’unico effetto della accelerazione è sulla qualità della guida. Gli pneumatici di serie del Landmark, con cerchi da 20 pollici e spalle relativamente ridotte, offrono poca protezione dalle buche o dai giunti di espansione.

    Ruote più grandi non significano migliori prestazioni nelle curve, ma non è questo il punto. Lo sterzo è lento e non particolarmente preciso, ma quando hai preso le misure, puoi fare affidamento sul telaio della 4 per restare sul tuo percorso con facilità, anche a velocità elevate e in curve particolarmente strette, seppure con una forte spinta laterale.

    In ogni caso, la vera chicca della 4 è la qualità dei suoi interni e degli infotainment. I pulsanti sono ampi e di facile comprensione, anche se iniziano a mostrare la loro età. Tuttavia, se le informazioni disponibili sono diventate sempre più chiare e precise nel corso degli anni, i menù poco responsivi e disordinati sono indietro rispetto a quelli dei top della gamma.

    Per fortuna c’è almeno una lunga lista di gadget. Climatizzatore e cruise control, sedili in pelle e sterzo riscaldati, navigatore satellitare, radio Dab, fari adattivi allo xenon e sistema audio surround Meridian sono tra le caratteristiche di serie.

    Dovrei comprarne una?

    Non è una sorpresa che le spese, le rifiniture, la qualità e gli infotainment sembrino un po’ datati, ma comparati a quelli di auto come la audi q7, la xc90 della volvo, e la Bmw x5, sono comunque più avanti da questo punto di vista.

     

    Questa informazione è stata fornita da www.AutoPARTI.it

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