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    All’Università dell’Insubria un Master Degree per “biologi innovatori”

    Biomed, biotech, medtech. Le scienze della vita sono in piena espansione e stanno rivoluzionando la medicina, aprendo nuove possibilità di benessere e anche di sviluppo economico e di lavoro. E’ il circolo virtuoso dell’economia della conoscenza: alimentata dal vorticoso avanzamento della biomedicina e delle sue applicazioni, l’industria della salute cresce in tutto il mondo e in alcuni dei Paesi più avanzati, come la Germania, ha ormai più peso di quella automobilistica. Ma per cogliere la sfida di una medicina predittiva e sempre più personalizzata servono “mediatori culturali” tra le scienze della vita e il mondo della medicina, così come tra ricerca e sviluppi applicativi, industriali, commerciali, medici e sanitari.

    L’innovazione ha bisogno di eccellenza scientifica ma anche di confronto e collaborazione tra saperi diversi, in una parola, di interdisciplinarità. Nel campo della salute questo significa soprattutto biologi che abbiano una conoscenza approfondita nel campo biomedico e, al tempo stesso, le capacità necessarie per interagire positivamente con il mondo della medicina. Per esempio, disegnare una sperimentazione clinica o interpretare un’indagine epidemiologica, affrontare gli aspetti etici del proprio lavoro o di uno studio. La dimensione ormai globale della ricerca e dell’innovazione richiede, inoltre, la capacità di confrontarsi nell’arena scientifica internazionale, per comunicare i risultati di una ricerca o ottenere finanziamenti per svolgerla.

    Con l’obiettivo puntato su questa cruciale figura di “biologo innovatore”, evidenziata anche da una consultazione con le realtà professionali e produttive del territorio, l’Università dell’Insubria, Varese-Como ha di recente dato vita a un nuovo corso di Laurea Magistrale in Biomedical Sciences. Una laurea magistrale che, con approccio rigorosamente multidisciplinare, forma biologi in grado di assumere ruoli di leadership nel campo della ricerca biomedica, di base e applicata, e nei laboratori di analisi, ma che apre la strada anche a carriere nel campo della comunicazione scientifica o del marketing in aziende farmaceutiche, biotecnologiche, di strumentazione scientifica e biomedicale. Un’offerta formativa all’insegna dell’innovazione, per contenuti e anche metodi didattici, che nell’anno accademico 2015/16 ha visto raddoppiare il numero delle domande di ammissione e degli iscritti.

    I punti di forza del Master Degree sono l’attività di ricerca di eccellenza che si volge nell’ateneo lombardo, dove convergono competenze di biologia molecolare, biochimica, farmacologia, fisiologia e patologia, e l’internazionalizzazione. Il corso, infatti, è tenuto in lingua inglese ed offre una preparazione di avanguardia sulle tematiche cellulari e molecolari, sulle funzioni e sulle patologie del sistema nervoso, sulle basi molecolari della crescita tumorale e sullo sviluppo di terapie farmacologiche, immunologiche e cellulari innovative.

    Tre i curricula proposti. I primi due approfondiscono tematiche di Oncologia Sperimentale e Neuroscienze, due campi nei quali la ricerca biomedica è oggi particolarmente attiva.  “Non è un caso che questi siano gli ambiti di ricerca in cui operano i docenti del corso e i loro gruppi“, afferma Elena Monti, coordinatrice del Corso di Studio. “E’ molto importante offrire agli studenti la possibilità di un contatto diretto e costante con chi quotidianamente ‘pone in atto’ ciò che loro studiano a lezione e questo favorisce nella maniera più naturale  il passaggio dal ‘sapere’ al ‘saper fare’, in un ambiente dinamico e stimolante“.

    Il terzo curriculum (Double Degree) fornisce competenze anche negli ambiti del monitoraggio dei trial clinici, della immunologia e della diagnostica clinica, e prevede la frequenza dei corsi del secondo anno, e lo svolgimento del tirocinio per la preparazione della tesi, presso la University of Applied Sciences di Bonn-Rhein-Sieg  dove è attivo un corso di MSc con la stessa denominazione di Biomedical Sciences. Questo curriculum, per il quale per l’anno accademico 2017/18 sono disponibili 7 posti, permette di acquisire un doppio titolo di Master of Science in Biomedical Sciences presso l’Università dell’Insubria e presso l’Università partner.

    Riferimenti:

    Corso di Laurea Magistrale in Biomedical Sciences

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