Stanno circolando in rete alcune immagini molto suggestive di quella che viene indicata come un’aurora polare nel cielo sopra le Alpi, verificatasi nella notte tra il 24 e il 25 settembre. Possibile? Lo abbiamo chiesto agli esperti dell’Inaf, Istituto nazionale di astrofisica.
Qui per vedere tutte le immagini catturate dalle webcam alpine.
Che cos’è un’aurora polare?
Le aurore polari sono fenomeni sbalorditivi: il cielo si drappeggia di quelli che sembrano danzanti veli colorati, dal rosso al verde, dal giallo al blu. Questa “magia” è in realtà frutto dell’interazione tra le particelle cariche dei venti solari e gli atomi dei gas dell’atmosfera terrestre (in particolare lo strato chiamato ionosfera). “Il Sole ha effetti sulla Terra non solo attraverso la radiazione luminosa”, spiega Alberto Pellizzoni, ricercatore dell’Inaf impegnato proprio in un progetto di studio e previsione dell’attività solare. “Si rende visibile anche in modo indiretto attraverso il vento solare: quando le particelle cariche si scontrano con gli atomi della ionosfera, questi si eccitano ed emettono luce. Il colore dipende dal tipo di atomo”.
Dove si possono vedere le aurore polari?
Le aurore polari sono tipiche – appunto – delle latitudini polari, vicino e oltre i circoli polari del pianeta. Questo perché la Terra possiede un campo magnetico che influenza il flusso delle particelle cariche dei venti solari e le convoglia verso i poli. Tuttavia, come spiega l’esperto, in rare occasioni possono manifestarsi anche a latitudini più basse, soprattutto in occasione di un’attività solare particolarmente intensa. “È assolutamente possibile che si verifichi un’aurora polare nei cieli sopra le nostre Alpi – commenta – Anzi, in passato sono state osservate anche nel Sud Italia”.
L’aurora color malva e le altre immagini di scienza della settimana
Per quanto riguarda il caso specifico ripreso dalle webcam alpine e da alcuni osservatori, pertanto, non si può escludere si tratti davvero di un’aurora polare. “Anche se non è ancora al suo massimo, l’attività del Sole in questo periodo è effettivamente intensa”, precisa Pellizzoni. “Tuttavia, per essere certi che si tratti davvero di un’aurora polare e non di altri fenomeni come la luce zodiacale, è necessario esaminare con più attenzione le immagini, concentrandosi in particolare sulla morfologia delle onde luminose”.
Prevedere le aurore polari
“Le aurore polari non sono solo magnifiche da vedere”, aggiunge Pellizzoni. “Si tratta di fenomeni variabili, che riflettono l’attività del Sole, la quale ha un grande impatto sulla Terra e sulle nostre tecnologie”. Lo studio delle aurore polari sta diventando sempre più importante nell’ambito della climatologia spaziale, come parte dell’osservazione dell’attività solare dall’inizio (ciò che avviene sul Sole) alla fine (le manifestazioni nell’ambiente terrestre). “La sfida odierna, che vede coinvolti astrofisici e geofisici insieme, è quella di sviluppare modelli di previsione dell’attività solare, così da prevedere gli effetti sulle tecnologie in orbita e terrestri”.
Via Wired.it