Ambiente

Una bistecca vegana che sembra vera: è stampata in 3D

Le alternative vegane alla carne non mancano, e tuttavia riprodurre la consistenza di una vera bistecca rimane una sfida non da poco. A cogliere la palla al balzo è stata, tra gli altri, Novameat, una start up spagnola divenuta nota nel 2018 per aver creato una stampante 3D in grado di produrre sostituti della carne vegani. Il risultato è stato una bistecca vegana super-realistica, in grado di replicare la texture e consistenza di un vero pezzo di carne.

Piselli e alghe per la ricetta della bistecca vegana

“Abbiamo cominciato con la bistecca perché si tratta del santo Graal della dieta vegana, è la cosa più difficile da replicare,” ha spiegato l’italiano Giuseppe Scionti, fondatore di Novameat, al Guardian. Tra gli ingredienti ci sono piselli, alghe e succo di barbabietola, mescolati fino a formate sottili fibre che sembrano replicare il tessuto muscolare di un animale.

Grazie a nuova tecnologia, i ricercatori sono stati infatti in grado di produrre fibre di un diametro compreso tra i 100 e i 500 micron, molto più piccole di quelle realizzabili da qualsiasi altro strumento al momento a disposizione. La formulazione degli ingredienti non è ancora completa ma dovrebbe essere finalizzata nei prossimi mesi: la bistecca vegana dovrebbe essere disponibile in ristoranti italiani e spagnoli entro la fine dell’anno, secondo il quotidiano inglese.

Un’alternativa per i consumatori e l’ambiente

La bistecca vegana pesa 50g e produrla costa 1 dollaro e 50 centesimi. Secondo Scionti tuttavia il prezzo scenderà una volta che il processo verrà automatizzato, per esempio in una fabbrica che dovrebbe essere in grado di produrre 50kg di queste bistecche in 1 ora. Novameat vuole inoltre vendere licenze la tecnologia ad altri produttori di cibo in modo che possano sviluppare altre ricette vegane simili. “Crediamo che sia importante fornire un’alternativa ai consumatori,” ha concluso Scionti, “Nel lungo termine questo aiuterà a far diminuire il bisogno di terra, acqua, energia e le emissioni prodotte dall’allevamento di animali”.

In una direzione alternativa – e al tempo stesso parallela – si muovono le ricerche che tentano di produrre la carne in provetta, che puntano sia a creare prodotti che ricordino come consistenza quelli della carne tradizionale che a soddisfare l’aumento dei consumi atteso per i prossimi anni, cercando soluzioni più sostenibili.

Riferimenti: Novameat

(Credits immagine di copertina: Veganliftz via Pixabay)

Claudia De Luca

Dopo la laurea triennale in Fisica e Astrofisica alla Sapienza capisce che la vita da ricercatrice non fa per lei e decide di frequentare il Master in Giornalismo e Comunicazione della Scienza all'Università di Ferrara, per imparare a conciliare il suo amore per la scienza e la sua passione per la scrittura.

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