Come si incentiva l’aderenza alle terapie

    La mancata aderenza alle terapie è uno dei problemi principali della medicina moderna. Secondo l’Oms, quasi il 50% dei pazienti con malattie croniche non assume infatti i farmaci correttamente, causando ogni anno costi che in Europa raggiungono i 125 miliardi di euro, e oltre 200 mila morti premature. Tra le possibili soluzioni, quelle per cui ci sono le aspettative maggiori sono le tecnologie “malato centriche”, che puntano a responsabilizzare il paziente, mettendolo al centro del percorso terapeutico. Un esempio è il nuovo programma di monitoraggio integrato Interactive Monitoring Service, realizzato dalla società FB Communication in collaborazione con l’Università di Ferrara: un sistema automatico che assegna al paziente un ruolo attivo, e facilità l’interazione tra medico e paziente.

    Il sistema contatta il paziente ogniqualvolta sia richiesto dal protocollo terapeutico: quando questi deve prendere il farmaco, nel caso di un serrato controllo dell’aderenza terapeutica, oppure con frequenza più diluita nel tempo, nel caso si voglia verificare in genere che questi stia seguendo la terapia oppure verificare lo stato di miglioramento della qualità della vita percepita, oppure ancora per raccogliere parametri bio-umorali. Il contatto può avvenire attraverso tre diverse opzioni: la via telefonica (fissa o mobile); il ricorso ai nuovi device Apple o Android, mediante App dedicata; il ricorso a un device specificamente adattato, per esempio per il paziente allettato, da collocarsi sul comodino o portatile.

    Una voce umana pre-registrata pone i quesiti, ai quali il paziente risponde mediante tastiera (o touch screen). Se invece il paziente non risponde il sistema riprogramma la chiamata e in caso di reiterata mancata risposta il sistema può inviare un messaggio di allerta al medico. Per ogni medico è predisposta una pagina Web dedicata e protetta, sulla quale potrà inserire i pochi dati necessari al fine di avviare il servizio per i pazienti arruolati, e sulla quale, in tempo reale, verranno registrate le risposte del proprio paziente. Il monitoraggio del paziente potrà quindi avvenire qualora lo si ritenga più opportuno, con la possibilità di intervenire prontamente se non adeguatamente aderente alle prescrizioni mediche.

    Le prime applicazioni del sistema sono già in programma: a Palermo, in ambito locale, presso il Centro universitario di Gastroenterologia dove verrà utilizzate per il monitoraggio di pazienti con epatite C trattati con i nuovi inibitori della proteasi; a livello nazionale, da un’azienda farmaceutica in ambito cardiovascolare.

    Credits immagine: epSos .de/Flickr

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