Eterologa: un’altra ordinanza alla Corte Costituzionale

    Dopo Catania e Firenze, anche il Tribunale civile di Milano chiama in causa la Corte Costituzionale di fronte al divieto di fecondazione eterologa sancito dalla Legge 40. Il ricorso in sede giudiziaria  era stato presentato da una coppia affetta da una patologia incurabile, l’azospermia, cioè la completa assenza di spermatozoi nel liquido seminale. I due, residenti in provincia di Parma e assistiti da una ginecologa milanese, avevano chiesto al medico di praticare la fecondazione eterologa. La ginecologa, pur dichiarandosi disponibile a praticarla, si è dovuta rifiutare a causa dei divieti contenuti nella legge 40.

    Il Tribunale di Milano ha ritenuti fondati i motivi di ricorso e i dubbi di costituzionalità e ha quindi rimesso il caso davanti alla Corte Costituzionale. “Un nuovo, significativo passo avanti nella battaglia delle coppie infertili contro i divieti imposti dalla legge 40 del 2004”, scrive il collegio di difesa nazionale dell’Associazione Hera, che difende la coppia, insieme all’associazione SOS Infertilità. E’ molto importante che il Tribunale di Milano abbia indicato chiaramente alcuni principi costituzionali che la Legge 40 andrebbe a violare e sui quali si chiede il pronunciamento della Consulta. In particolare – spiegano i legali del collegio di difesa – i principi costituzionali interessati sono il diritto alla dignità della persona (articolo 2), il diritto all’uguaglianza dei cittadini (articolo 3), il diritto e la tutela della maternità intesa nel senso più largo di genitorialità (articolo 31) e il diritto alla salute (articolo 32). Quest’ultimo principio riguarda non solo il diritto alla salute psicofisica così come definito dall’Organizzazione mondiale della sanità, ma il concreto pericolo di contrarre malattie a cui si espongono le coppie costrette ad andare all’estero per praticare la fecondazione eterologa, spesso in strutture prive di controlli. Pericolo che si estende anche ai bambini con alti costi sociali oltre che umani.

    1 commento

    1. Non capisco perchè sia proibita la fecondazione eterologa in Italia: cosa importa al governo italiano se una coppia vuole avere figli attraverso donazione dello sperma? Ovuli sì e sperma no? Dove è la logica? A volte si vuole evitare malattie ereditarie o non si può fare altrimenti. Perchè negare a queste coppie la possibilità di avere figli? Non capisco cosa ci sia alla base della Legge 40: mentalità maschilista? Mentalità medievale, per evitare “bastardi” in famiglia?
      Proibizione della Chiesa?

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