I dieci padri dell’Homo Sapiens

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    L’evoluzione dell’Homo Sapiens è stato un lungo viaggio, iniziato nelle savane del continente africano, e passato attraverso una serie di tappe e migrazioni successive prima di portare la nostra specie a colonizzare quasi tutti gli angoli della Terra. Uno studio dell’Università La Sapienza ha analizzato oggi la distribuzione geografica e la filogenesi del cromosoma Y umano, identificando varianti genetiche che hanno permesso di ridisegnare nuovi scenari relativi all’origine e agli spostamenti dell’Homo sapiens. I nuovi risultati infatti spingerebbero a retrodatare le tappe migratorie del Sapiens, avvalorando l’ipotesi che i primi passi della nostra specie siano avvenuti in Africa centro-occidentale, e non nell’area orientale del continente, come ritenuto finora da molti scienziati. La nostra specie avrebbe inoltre circa 10 “padri fondatori”, ma solo uno di loro avrebbe dato origine alle linee di discendenza maschili presenti al di fuori del continente africano.

    Per svolgere la ricerca, i ricercatori hanno utilizzato una tecnica innovativa (next-generation sequencing) per sequenziare a elevata profondità circa 1,5 milioni di basi del cromosoma Y umano in 68 individui maschi non imparentati, rappresentativi delle linee di discendenza paterne più antiche e selezionati mediante uno screening di migliaia di campioni. Sono state così individuate 2.368 varianti geniche, di cui l’80% identificate qui per la prima volta.

    I dati hanno evidenziato un drastico cambiamento nelle linee genetiche, retrodatando molte delle principali tappe migratorie affrontate dall’Homo Sapiens, e dimostrando la sua esistenza in Africa centro-occidentale già 200 mila anni fa. Il ridotto numero di rami presenti nella filogenesi dall’origine fino a 115 mila anni fa suggerisce l’esistenza di un piccolo numero, circa 10, di “padri fondatori” africani della nostra specie. Molti meno delle “madri fondatrici”, che vengono calcolate analizzando l’albero del Dna mitocondriale (che ci fornisce informazioni sulle linee di discendenza materne). Un solo individuo inoltre avrebbe dato origine a tutte le linee di discendenza maschile che si trovano oggi fuori dall’Africa.

    “I dati emersi da questo studio impongono di ripensare l’ipotesi circa l’origine delle linee di discendenza maschile in Africa orientale – spiega Fulvio Cruciani, genetista della Sapienza che ha coordinato il gruppo di ricerca – e suggeriscono di traslarne l’origine verso ovest, anche in mancanza di testimonianze archeologiche così antiche nell’area”. Lo studio rivoluziona anche le tempistiche dell’uscita dal continente africano della popolazione di Homo sapiens che ha dato origine al popolamento del pianeta.

    “Una delle implicazioni principali emerse dal nostro lavoro è che l’occupazione da parte dell’Homo Sapiens della penisola arabica possa essere avvenuta più di 100 mila anni fa (e non 60 mila anni fa come ritenuto fino ad oggi) – precisa Beniamino Trombetta, ricercatore della Sapienza che ha partecipato allo studio – e non sia stata un’escursione temporanea, come precedentemente ipotizzato; piuttosto sembra sia stato l’evento che ha dato origine, in tempi successivi, a tutta la diversità genetica del cromosoma Y osservata oggi al di fuori del continente africano”. Gli scenari proposti aprono la possibilità di un lungo gap temporale in cui la popolazione di uomini esistente nella penisola arabica sia rimasta geneticamente isolata prima di riespandersi nel resto del mondo.

    Riferimenti: An unbiased resource of novel SNP markers provides a new chronology for the human Y chromosome and reveals a deep phylogenetic structure in Africa; Rosaria Scozzari, Andrea Massaia, Beniamino Trombetta, et al; Genome Research doi:10.1101/gr.160788.113

    Credits immagine: Dietmar Temps/Flickr

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