Indiani incontattati: il voltafaccia del Perù

    Quando lo scorso febbraio furono diffuse le immagini e il video degli indiani incontattati che abitano nella foresta amazzonica tra Perù e Brasile, l’impegno assunto dal governo peruviano per la salvaguardia dell’area aveva fatto ben sperare sulle sorti di queste popolazioni. Ma ora il Perù fa marcia indietro e progetta di abolire una riserva confinante con il territorio abitato dalle tribù incontattate brasiliane, mettendo in pericolo la sopravvivenza sia di queste sia di altre popolazioni peruviane.

    Si tratta della riserva di Murunahua che grazie al suo status di area protetta, dovrebbe contribuire a preservare anche l’area brasiliana confinante, dove vivono gli indiani brasiliani. Ma non è così. Negli ultimi anni Murunahua è stata invasa dai taglialegna illegali costringendo le popolazioni del Perù alla fuga verso il Brasile, dove rischiano di entrare in conflitto con le popolazioni esistenti, come quella mostrata nelle immagini, per il controllo delle risorse e del territorio.

    Dopo la denuncia delle associazioni umanitarie, il governo peruviano aveva promesso di fermare i taglialegna illegali e collaborare con quello brasiliano per controllare questi territori. In realtà, un’indagine dell’organizzazione Upper Amazon Conservancy ha svelato che, nonostante le promesse, i taglialegna non si sono mai fermati e attualmente nella riserva ci sono ben cinque campi di disboscamento. Di conseguenza non si è fermato neanche l’esodo delle tribù verso il Brasile e non è diminuito il rischio di conflitti.

    Proprio l’abbandono del territorio, poi, ha portato il governo di Lima alla decisione di revocare lo status di riserva a Murunahua: poichè le tribù non sono più in quell’area, non c’è più motivo di proteggerla. Questa decisione però rischia di far precipitare ulteriormente la situazione.

    Alla vigilia delle recenti elezioni presidenziali in Perù, che hanno visto trionfare Ollanta Humala, l’associazione Survival aveva scritto ai due principali candidati sollecitandoli ad agire immediatamente per proteggere le tribù. In attesa di conoscere la posizione del nuovo Presidente, è possibile inviare un messaggio twitter per chiedere al Dipartimento agli affari indiani del Perù di non abolire la riserva, come spiegato sul sito.

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