10 bot di Twitter a tema scientifico

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(Foto via Pixabay)

Gli account Twitter programmati per pubblicare in autonomia senza un costante intervento umano – i cosiddetti bot – non vengono creati solo per annoiare gli utenti con spam pubblicitari o per infastidire con attacchi informatici e notizie false. Vagando per i cinguettii si possono trovare alcuni profili robotici dal cuore scientifico che, tweet dopo tweet, raccontano storie di biologia, medicina, matematica e astrofisica.

Tra i tanti account in lingua inglese che meriterebbero un posto in questa classifica ci sono anche la sonda di esplorazione spaziale Cassini, le strane disposizioni di volo o le sfumature di colore degli uccelli, i simulatori di testa-o-croce e pure le frontiere della ricerca in matematica.

    1. Mappe verosimili di terre che non esistono

@unchartedatlas pubblica ogni ora la cartina geografica di un territorio di fantasia, ma con rigore scientifico. L’algoritmo alla base di questo bot è stato programmato da un esperto di ghiacci ed erosione dei suoli che lavora all’università di Swansea, in Galles. Per generare una mappa, il software parte da una morfologia casuale, poi simula l’azione erosiva di fiumi e torrenti. Infine, nei punti strategici si posizionano le città, i cui nomi sono generati da un apposito tool. Come è nata una simile idea? Da un concorso internazionale che chiede di insegnare ai computer a scrivere novelle, a cui l’anno scorso si è aggiunto uno spin-off dedicato alle illustrazioni.

      1. Il generatore (tassonomico) di falene

@mothgenerator, come suggerisce il nome, è un profilo Twitter pensato per cinguettare falene. I nuovi esemplari compaiono mediamente una volta a settimana, ogni volta con ali di forme, dimensioni, trame e colori diversi. Ogni falena ha un proprio nome, scritto sia con simpatici giochi di parole in inglese sia con la nomenclatura scientifica binomiale in latino: qualche giorno fa è stata la volta di The bella backed o Daldia atroebelei, per esempio.

      1. Bollettini medici veri ma comici

@usinjuries analizza e filtra le descrizioni degli infortuni domestici statunitensi. Si tratta di testi scritti da medici del pronto soccorso e pubblicati in un database governativo che riunisce un centinaio di ospedali. La giornalista che ha programmato il bot, Keith Collins, ha scoperto solo a posteriori quanto una simile raccolta di lievi infortuni potesse essere esilarante. I ricoveri per aver dato pugni ai muri sono stati così numerosi da poterne fare un’analisi statistica: i quindicenni sembrano essere i più predisposti.

      1. L’interminabile sequenza dei numeri primi

@_primes_ pubblica ogni ora un numero primo, mantenendo rigorosamente un ordine crescente. Il conteggio dei tweet ha già superato i 30mila, e con i numeri non siamo ancora arrivati al mezzo milione. L’obiettivo dell’account è sopravvivere fino a pubblicarli tutti, o almeno arrivare alla frontiera di quelli già scoperti. A questo ritmo, però, occorre armarsi di una buona dose di pazienza.

      1. Due squali a spasso

@Shark_Girls tiene traccia degli spostamenti nell’oceano Atlantico di due femmine di squalo bianco, chiamate Mary Lee e Katharine. Le posizioni dei due esemplari vengono pubblicate più volte al giorno, insieme ad alcune citazioni tratte dalle opere di Virginia Woolf e Hilda Doolittle. Il diario di bordo geolocalizzato ha già superato le 2mila puntate, e raccoglie i dati da un database più ampio chiamato Shark Tracker.

      1. I maggiori terremoti della Terra

@earthquakeBot raccoglie tutte le scosse sismiche del pianeta con magnitudo uguale o superiore a cinque. Grazie ai dati di monitoraggio raccolti dallo United States Geological Survey (USGS), ogni evento sismico viene corredato da un report completo sulle caratteristiche geofisiche e da una mappa che mostra l’esatta posizione dell’epicentro. Dal 2010 a oggi i tweet hanno già superato quota 11mila.

      1. Le immagini raccolte da Hubble

@AndromedaBot pubblica, una volta all’ora, le immagini ad alta risoluzione raccolte dal telescopio spaziale Hubble, gestito da Esa e Nasa. In questo caso, però, non si tratta di un canale istituzionale, ma dell’iniziativa di un appassionato di dati spaziali che vive a Los Angeles. Ogni fotografia spaziale, pur senza link di approfondimento, è associata alle coordinate astronomiche dell’area di osservazione.

      1. Il bot dal pollice verde

@grow_slow è un account gestito da Nicole He e impostato per pubblicare tutti i giorni alle 16:17 (ora italiana) una foto della sua pianta da appartamento, un Ficus lyrata. “Ho scoperto come un’umile piantina che manda tweet possa essere il segreto per una vita serena”, ha scritto la programmatrice. Unendo in un video i fotogrammi raccolti di giorno in giorno, la stessa autrice ha ottenuto una serie di filmati time-lapse.

      1. Matematica curiosa per principianti

@Pure_Numbers è un bot che ogni giorno pubblica alcune semplice uguaglianze matematiche. Nulla di particolarmente complesso e cervellotico, ma un buon modo per stimolare l’interesse dei più giovani verso operazioni come fattoriali, valori assoluti, radici quadrate e l’operazione modulo. Programmare il bot non è così semplice, però: le cifre usate nei tweet sono solo quelle presenti nella data del giorno di pubblicazione.

      1. Monitorare la letteratura scientifica con i bot

@EcoEvoJournals è solo uno dei numerosi account twitter che possono essere utilizzati per seguire le ultime pubblicazioni scientifiche su un tema di interesse. EcoEvo, ad esempio, segue tutti i feed RSS dei giornali con peer-review che si occupano di ecologia o evoluzione. Casey Bergman ha raccolto sul proprio blog una lunga lista di account analoghi, ognuno specializzato in un settore della ricerca.

Articolo prodotto in collaborazione con il Master in Giornalismo e Comunicazione Istituzionale della Scienza

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