Le mascherine umide trattengono le droplet (le famose goccioline attraverso cui si diffonde il coronavirus) meglio di quelle asciutte. O almeno è quanto hanno sostenuto i ricercatori dell’università della California- San Diego, dell’Indian Institute of Science e dell’università di Toronto al convegno annuale della American Physical Society. Detto questo, è comunque meglio cambiarle quando si bagnano.
Per verificare quanto le goccioline che espelliamo quando starnutiamo o tossiamo dentro la mascherina riescano a penetrare i materiali, il team internazionale di ingegneri ha fatto diverse simulazioni, testando sia mascherine chirurgiche (idrofobiche) sia mascherine di stoffa di spessori differenti.
In tutti i casi sembra che per riuscire a superare la barriera del materiale umido le goccioline debbano viaggiare a velocità maggiori a quanto avviene a materiale asciutto. L’umidità, infatti, aumenta la resistenza del materiale: nelle mascherine idrofobiche durante la respirazione si creano goccioline che imperlano l’interno della mascherina e rendono più difficile il passaggio delle particelle, mentre nelle mascherine di stoffa l’umidità va a impregnare il materiale e le goccioline respiratorie per evadere devono spostare molto più volume.
Appena a marzo scorso lo stesso team di esperti aveva pubblicato su Science Advances un articolo in cui si descrive nel dettaglio l’efficacia di diversi tipi di mascherine asciutte nel contenere le goccioline respiratorie “lanciate” da uno starnuto o da un colpo di tosse, concludendo che le mascherine chirurgiche siano le più efficaci e impediscano alle droplet di fuoriuscire e diventare un aerosol.
Contro le nuove varianti del coronavirus dovremmo cambiare mascherine?
Studi “sul bagnato”, invece, hanno riferito i ricercatori, ancora mancavano, ma con questo lavoro è possibile dire che le mascherine umide sono in grado di limitare le goccioline respiratorie balistiche meglio di quelle asciutte.
Nonostante ciò, seppure cioè la penetrazione delle droplet nel materiale umido risulti più difficile, è sempre bene ricorrere a un cambio di mascherina appena possibile. Innanzitutto perché la mascherina umida dà fastidio. In secondo luogo l’aumento della resistenza del materiale rende più faticosa la respirazione, diminuisce la capacità di filtrare l’aria in entrata e potrebbe aumentare le la fuoriuscita di aerosol dai margini laterali.
Via: Wired.it
(Foto: Mika Baumeister/Unsplash)
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