Spazzatura come combustibile

Smaltisce i rifiuti rendendoli riutilizzabili. Un tritarifiuti ecologico, messo a punto dall’Istituto per lo studio dei materiali nanostrutturati del Cnr di Roma, trasforma la spazzatura, mediante un processo di ultramacinazione detto “comminuzione”, in polvere utilizzabile come combustibile. Un insieme di anelli e sfere in acciaio riducono i rifiuti di un cassonetto alle dimensioni di 20-30 micron, ottenendo al contempo alcune importanti modifiche chimico-fisiche e strutturali (come la disidratazione, la sterilizzazione e l’aumento della superficie specifica) che lo rendono un combustibile nobile. “Un processo meccanochimico a basso impatto energetico ed ecosostenibile”, spiega Gabriel Maria Ingo, che ha condotto la ricerca. L’impianto pilota finora realizzato è stato in grado di trattare 25 chilogrammi di rifiuti l’ora. Ma è già in fase di progettazione una struttura più ampia, di livello industriale, che potrebbe soddisfare le esigenze di comuni da 20 mila abitanti. (m.mo.)

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