Categorie: Spazio

Il 26 maggio il cielo ci regala la Superluna più grande dell’anno

Dopo lo spettacolo delle stelle cadenti Eta Acquaridi, il cielo di maggio ci regala un’altra sorpresa. Il 26 maggio potremo godere di una “superluna”, una luna che ci appare più grande grazie alle particolari condizioni che si creeranno nel cielo del 26. La superluna – termine non scientifico – indica la coincidenza fra una luna piena e il passaggio della luna nel punto più vicino dell’orbita intorno alla Terra, il perigeo. In questo caso per combinazione nella notte del 26 maggio ci sarà anche un’eclissi totale di luna che però sarà visibile soltanto in alcune parti del mondo, e non da noi.

Quando godere della superluna

Fra due settimane potremo godere dunque dello spettacolo della superluna, che in questo caso, sarà la più “grande” delle quattro superlune dell’anno 2021 (cui, sopratutto oltreoceano, venono dati nomi fantasioni: dalla luna del verme, alla superluna rosa, alla superluna dei fiori – la prossima – alla luna di fragola). Come spiega l’Unione Astrofili Italiani, infatti, il perigeo sarà leggermente più vicino di quello delle altre superlune, rendendo questa anche più grande ai nostri occhi. Verrà raggiunto le 3,52 della mattina del 26, mentre il plenilunio entra alle 13,41. Lo spettacolo dunque sarà maggiormente godibile la sera del 26, quando i due fenomeni sono entrambi presenti.

Superluna ed eclissi

Insieme alla superluna ci sarà anche un’eclissi totale. La luna sarà all’inizio oscurata solo parzialmente, e questa fase comincia alle nostre ore 11,45. Mentre l’eclissi totale, che durerà circa 15 minuti, comincia alle nostre 13:11 e finisce alle 13:26. Quanto più la luna si allinea con il centro del cono d’ombra terrestre e tanto maggiore è la durata dell’eclissi. In questo caso l’allineamento non è perfetto e anche la durata è più breve. Non apprezzabile dalle nostre parti, arà comunque possibile seguirla grazie a uno streaming su questa pagina.

Credits immagine: David Dibert on Unsplash

Redazione Galileo

Gli interventi a cura della Redazione di Galileo.

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