C’è una responsabilità maschile nella vaginosi batterica, un’infezione che colpisce oltre il 20% delle donne in tutto il mondo. A dimostrarlo sono stati i ricercatori dell’Università dell’Illinois di Chicago che hanno scoperto che alcuni batteri presenti nel microbioma dell’organo sessuale maschile hanno un ruolo importante nell’insorgenza della malattia. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista Frontiers in Cellular and Infection Microbiology.
La vaginosi batterica è un’infezione molto comune nelle donne in età fertile, caratterizzata da un cambiamento del naturale equilibrio della popolazione batterica della vagina. Questa infezione che può affliggere le donne sessualmente attive (non si riscontra nelle donne che non hanno mai avuto rapporti) può portare a una maggiore suscettibilità alle malattie sessualmente trasmissibili, come l’Hiv, l’herpes simplex, la clamidia o la gonorrea. Solitamente, l’infezione è asintomatica e passa inosservata, ma in alcuni casi può causare dolore, secrezioni vaginali, bruciori e cattivi odori, soprattutto dopo un rapporto sessuale, per cui è necessario ricorrere a un trattamento antibiotico.
Vaginosi, una nuova cura con i lattobacilli
“Il trattamento antibiotico ha un successo limitato a lungo termine, con circa il 50% delle donne che si ripresentano entro 6 mesi”, spiega l’autrice dello studio, Supriya D. Mehta. “Abbiamo bisogno di approcci più efficaci e lo studio del microbioma maschile potrebbe rappresentare una nuova strategia”.
Per capire se il microbioma del pene sia all’origine dell’esordio della vaginosi batterica i ricercatori hanno confrontato le popolazioni di batteri di 168 coppie prima e dopo l’insorgenza della malattia. Nel corso di un anno, oltre il 31% delle donne aveva sviluppato la vaginosi batterica. Dalle successive analisi è emerso che, anche se il mix di batteri variava da uomo a uomo, si poteva individuare una correlazione diretta con l’insorgenza dell’infezione nella partner. In particolare, utilizzando algoritmi di apprendimento automatico, i ricercatori hanno scoperto ben 10 batteri correlati all’infezione (tra cui Parvimonas micra, Lactobacillus iners, L. crispatus, Dialister, Sneathia sanguinegens e Gardnerella vaginalis). La presenza di questi batteri nel microbioma maschile, scrivono gli autori dello studio, predice con elevata precisione l’incidenza della vaginosi batterica.
Ma il microbioma del pene è l’unico fattore responsabile della vaginosi batterica? Gli autori, per ora, ipotizzano due possibili scenari: il primo è che i batteri trovati nel microbioma di alcuni uomini possano avere un impatto diretto sull’insorgenza dell’infezione quando vengono trasmessi alla vagina durante un rapporto sessuale. Il secondo, invece, ipotizza che i batteri “maschili” contribuiscano solamente a una modifica generale dell’equilibrio naturale del microbioma vaginale,favorendo nel tempo lo sviluppo della vaginosi batterica.
Quali sono le dimensioni normali di una vagina?
Per scoprire l’esatto meccanismo attraverso il quale il microbioma maschile innesca l’infezione nelle partner femminili, concludono i ricercatori, saranno necessari ulteriori studi. “Vorrei che i medici, i ricercatori e le persone comprendessero il ruolo dei partner maschili”, conclude l’autrice. “Non per dar loro la colpa, ma per aumentare le opzioni e le opportunità per migliorare la salute riproduttiva delle donne e, speriamo, ridurre lo stigma della vaginosi batterica”.
Riferimenti: Frontiers in Cellular and Infection Microbiology
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