Chiamatelo Andrea

    “Andrea” è l’acronimo di Archivio nazionale di documentazione e ricerca per l’educazione ambientale. Il progetto, sviluppato presso l’istituto di Psicologia del Consiglio nazionale delle ricerche di Roma, sotto la direzione scientifica di Francesco Tonucci, è stato voluto dai ministeri dell’Ambiente e della Pubblica Istruzione, che l’hanno, rispettivamente, finanziato e dotato di personale per la ricerca (insegnanti comandati). Oggi Andrea è nella delicata fase del passaggio da prototipo di ricerca a servizio operativo stabile. La banca dati è composta da cinque archivi (solo uno non ancora consultabile su Internet), ed è stata costruita per promuovere la conoscenza, l’informazione e la cooperazione fra i soggetti attivi nel mondo dell’educazione ambientale. Si cerca così di soddisfare una richiesta sociale, di carattere internazionale, che non coinvolge soltanto l’educazione scolastica, ma risponde a un continuo e perenne bisogno di nuovi apprendimenti, variazioni nel comportamento, assunzioni di responsabilità: tutto questo rende Andrea un oggetto peculiare nel mondo delle banche dati. Quando sono state progettate le schede informative, presenti negli archivi, si è cercato di privilegiare i possibili interessi di un utente del sistema, pur nel rispetto delle norme internazionali di catalogazione e documentazione secondaria. Gli archivi presenti riguardano: i soggetti che si occupano di educazione ambientale (archivio degli Enti), i materiali da essi prodotti (archivio dei Materiali), le loro iniziative in corso (archivio delle Attività), quelle già concluse (archivio delle Esperienze) e, infine, gli argomenti di maggiore attualità nel campo dell’educazione ambientale (archivio dei Temi). Questo ha comportato lo sviluppo di due interfacce di interrogazione. Una tradizionale, “per schede”, verrà messa in rete entro maggio. L’altra, “per interessi”, già consultabile, spinge l’utente a sviluppare una richiesta al sistema a partire dall’uso educativo dell’oggetto ricercato. Supponiamo, per esempio, di cercare un campo-scuola nell’archivio delle Attività: l’utente viene incoraggiato a specificare a chi è destinata l’iniziativa cercata (ad esempio ragazzi o bambini-scuola), con quali finalità (ad esempio fare esperienze nell’ambiente), e così via. Un vocabolario usato per l’indicizzazione, un Thesaurus di educazione ambientale sviluppato all’interno del progetto di ricerca, gioca anch’esso un ruolo importante di guida didattica alla ricerca nell’archivio. L’utente può consultarlo on line e può, di volta in volta, scegliere il livello di specificazione e approfondimento cui far giungere la propria richiesta. L’intreccio fra i diversi campi di ricerca consentirà comunque di evitare ridondanze. Facciamo un esempio: un insegnante di scuola elementare potrà fermarsi al termine “Rifiuti” nel campo delle Parole chiave per indicare l’argomento dell’oggetto cercato e restringerà l’insieme dei risultati della sua ricerca indicando in bambini-scuola il possibile Destinatario, oppure nella provincia di Firenze la Sede di interesse per l’iniziativa. Il formatore di un corso di laurea breve di Ingegneria Ambientale potrà invece selezionare ad esempio “Rifiuto radioattivo” e delimitare così la sua ricerca facendo leva sulla specificità del termine.In questi giorni i dati vengono aggiornati tramite un sistema decentrato che coinvolge i laboratori territoriali, strutture locali individuate dalle Regioni e finanziate dal ministero dell’Ambiente tramite lo stesso Piano Triennale di Tutela Ambientale che finanzia Andrea. Fa quindi parte integrante del progetto l’organizzazione della formazione degli operatori documentalisti di tali strutture. Con l’aiuto dell’Itd-Cnr di Genova è in via di realizzazione un corso di formazione a distanza, cosiddetto di terza generazione. Il mezzo usato, un sistema di Computer Mediated Communication, consente un’interattività e collaborazione fra i partecipanti impensabile con le prime tecnologie della formazione a distanza. Buona navigata, allora, con Andrea . Ma attenzione: fra un mese l’indirizzo del sito cambierà così: “http://infea.cnuce.cnr.it/andrea97/”

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