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Amnèsia, quando la cannabis è mischiata col sintetico

In questa estate è stato alla ribalta sulle pagine dei giornali l’allarme “Amnèsia”, detta anche ‘la nuova droga della camorra’, il cui commercio dilaga in tutta Italia, in particolare a Napoli e in Campania. Si tratta di marjuana, spesso di pessima qualità e con contenuto non controllato di cannabinoidi, adulterata dal trattamento con sostanze chimiche quali metadone, eroina e persino acido per le batterie di automobili. E sono proprio queste sostanze aggiunte a innescare all’assunzione le imprevedibili reazioni tossiche che finora hanno provocato già enormi danni tra i giovani, causando, nei casi più gravi, perdita di lucidità e di memoria, disturbi cognitivi e difficoltà a camminare correttamente.

Ma tutto questo, purtroppo, non è un nuovo problema, ma solo una conferma della diffusione, senza controllo, di droghe sintetiche e di nuovi mix, low cost per il consumatore ma ad altissimi guadagni per la criminalità organizzata. Mix estremamente pericolosi per la salute, ancor più perché né gli assuntori né la comunità medica ne conoscono precisamente la composizione chimica e quindi gli effetti, rendendone difficile se non impossibile la gestione.

Tutto ciò avviene in un periodo in cui in Italia è stata avanzata la proposta di legge per la liberalizzazione della cannabis. Ed è per questo che anche il fronte promotore della legge sulla legalizzazione della cannabis sostiene fermamente la guerra alle droghe sintetiche, facendo un opportuna distinzione tra la cannabis e le sue varianti sintetiche quali “Amnèsia” e altre forme, manipolate da trattamenti chimici che ne aumentano lo “sballo” e al contempo ne rendono imprevedibile la tossicità e quindi la pericolosità degli effetti.

Questo non significa che la cannabis di per sé non sia una sostanza d’abuso con effetti potenzialmente pericolosi per i consumatori e in particolar modo per gli adolescenti, maggiormente esposti ai danni a carico del sistema nervoso ancora in via di sviluppo, non diversamente però da alcol e tabacco. Ma come per questi, i suoi effetti –  che potrebbero essere più facilmente prevedibili con l’utilizzo legale, e quindi controllato e certificato, di ceppi a contenuto noto di cannabinoidi e sostanze psicoattive – possono essere monitorati e gestiti più facilmente anche da un punto di vista medico rispetto alle droghe sintetiche o ai pericolosi mix tra droghe, alcol e farmaci che causano tante vittime specialmente tra i più giovani e irresponsabili.

Ma se la legalizzazione della cannabis ridurrebbe l’utilizzo delle droghe sintetiche non è un dato che si può prevedere, nemmeno dall’esperienza di altre nazioni che prima di noi hanno fatto questo passo. Ciò che è sicuro è che la cannabis rappresenta uno strumento terapeutico, efficace, sicuro ed è imprescindibile che il suo impiego ad uso medico venga riconosciuto, senza creare confusione e paure, dall’opinione pubblica.

Credits immagine: MarihuanayMedicina/Flickr CC
Maurizio Bifulco

Presidente Facoltà di Farmacia e Medicina di Salerno; Adjunt Professor presso la Temple University’s College of Science and Technology, Philadelphia (USA). Nel corso della sua carriera ha lavorato come Visiting Scientist nei prestigiosi laboratori americani del National Institutes of Health e del Duke University Medical Center. Svolge attività didattica e di ricerca nel campo della Biologia e Patologia Molecolare e Clinica. Autore di più di 140 pubblicazioni scientifiche, edite su prestigiose riviste medico-scientifiche, tra cui Nature. Ha scritto testi di Patologia Generale e di Educazione alla salute. Da qualche anno ha intrapreso studi sulla Scuola Medica Salernitana ed è Direttore di una collana monografica ad essa dedicata. È, inoltre, costantemente impegnato in campagne di formazione ed educazione medica e di promozione della ricerca scientifica con l’Associazione ERMES (Educazione e Ricerca MEdica Salernitana), di cui è fondatore. Ha firmato svariati articoli di divulgazione scientifica su giornali quali Il Sole24ore, La Stampa e la Città.

 

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  • L'ignoranza in Italia dilaga , il popolo ignora e i media continuano a regalare le loro pillole d'ignoranza, giusto per fare il quadro a tutti gli sfortunati che leggeranno questo articolo .
    L'amnesia haze é un ibrido ( dove per ibrido si intende che una pianta di canapa maschio di un certo tipo ha pollinato per bene una pianta di canapa femmina di un altro tipo ) , questa pianta é cresciuta et voilá , ora il problema principale é che :
    1)L'amnesia é una delle varietá di cannabis più fumate.
    2) L'amnesia non é la nuova droga della camorra (la si compra ad amsterdam in molti coffeshop dagli anni 70)
    3) l'eroina , assieme al liquido di batteria dell'auto ed al metadone sono stati secondo me assunti da chi invece si inventa castronerie e che spinge sulla falsa informazione .
    4) come tutti sanno , al momento nel mondo ci sono Stati che hanno legalizzato anche l'uso ricreativo di cannabis , cosi come esistono competizioni nell'ambito della cannabis (cannabis cup), l'amnesia tanto paventata come droga sintetica velenosa mortale decerebrante eccecc , é la vincitrice di due titoli all'interno di questa competizione che si svolge ogni anno da tempo .
    Tutto Ciò testimonia innanzitutto che L'Amnesia non é una varietá di cannabis sintetica (non esiste cannabis sintetica al di fuori delle industrie farmaceutiche) , sarebbe il caso di iniziare ad informarsi sulle proprie fonti , sarebbe il caso di farsi un serio esame di coscienza , sarebbe il caso di rivalutare un pò tutti il termine libertá personale , sarebbe il caso di discutere delle cose , senza tentare di attaccare chi consuma cannabis (per qualsiasi scopo) e/o la cannabis direttamente.

  • Ma non so se qualcuno di voi ha mai sentito solo l'odore dell'acido muriatico,mentre si pulisce il water. Non puro, ma quello diluito per le pulizie, in vendita al supermercato,
    Pensare di fare una "boccata" dei vapori ti lesionerebbe ti brucerebbe i polmoni, non so in che livello di gravità, ma di sicuro sarebbe molto nocivo. Minimo ti viene un enfisema.
    L'acido della batteria, mi risulta assai più corrosivo del muriatico diluito.
    E se lo spruzzi sulla canapa, semplicemente la brucia, la dissolve.
    Come è possibile riuscire a pensare una cavolata assurda come quella di fumarselo?
    Come puo' un essere senziente non capire che sono solo balle.
    Si immaginano gli appassionati della canapa come i tossici di strada degli anni 70-80.
    Non come persone normalissime, con vita, famiglia, lavoro anche di prestigio e responsabilità, che amano a fine giornata investire 5 euro e rilassarsi e stare bene come gli pare a loro.
    Senza alcuna intenzione di rovinarsi la salute o farsi del male.
    Povera, piccola, stupida e ignorante italia,
    Solo per l'ignoranza che ti pervade.
    Rovini i tuoi figli migliori e più dotati ma che amano godere di certi piaceri fondamentalmente innocui e consenti ai marci, cattivi e senza scrupoli di emergere.
    Capiamo così bene i problemi delle nazioni integraliste, governate dalla religione e non riusciamo a capite che anche noi siamo come loro, i cugini della sponda sud del mediterraneo.
    A-iai-iai.

  • Come, Filippo e Darui confermo che quest'articolo è disinformazione allo stato puro. Il sig. Bifulco dovrebbe informarsi prima di scrivere queste castronerie che inevitabilmente demonizzano la cannabis.

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