I disturbi comportamentali e il disagio di vivere di molti giovani potrebbero non essere le cause principali delle patologie della nutrizione, anoressia e bulimia, diffuse tra le ragazze adolescenti con una percentuale che varia dall’1 al 3 per cento (sotto lo 0,5 per cento tra i ragazzi). Secondo i ricercatori del Karolinska Institute di Stoccolma questi disturbi alimentari possono essere, infatti, determinati dalla distruzione delle cellule dell’ipotalamo e della ipofisi, distruzione causata da una aggressione incontrollata degli anticorpi. Queste due ghiandole producono ormoni e sostanze che regolano il metabolismo e il funzionamento delle altri organi che compongono il sistema endocrino, influenzando anche l’umore. Per gli scienziati svedesi, che ancora non hanno identificato la relazione diretta tra questa forma di malattia autoimmune e i disturbi alimentari, la diminuzione di queste cellule potrebbe, comunque, influenzare i segnali biochimici che il cervello invia all’organismo per controllare il peso e la conseguente assunzione di cibo. (p.d.a.)
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