La trasmissione dei virus influenzali potrebbe avvenire direttamente dalle anatre all’essere umano senza necessità di mediazione da parte di polli o suini, tradizionali veicoli del contagio. È questa l’allarmante conclusione comunicata al Journal of Virology da un team di ricercatori dell’Università di Hong Kong impegnati nell’esame della sequenza genica dei virus presenti nei mercati del pollame cinesi. La circolazione dei ceppi influenzali nella fauna aviaria si è infatti rivelata molto più dinamica di quanto sino a ora ipotizzato. Tra i virus esaminati, secondo i ricercatori quelli denominati H9N2 derivano da ceppi originariamente passati dagli uccelli selvatici ai polli (dove si è registrato un riarrangiamento di geni) e successivamente trasmessi alle anatre. Le mutazioni subite consentirebbero ora ai virus di infettare anche le cellule umane, dove potrebbero accrescere la loro pericolosità ricombinandosi con ceppi virali umani. La possibilità di un contagio diretto preoccupa gli epidemiologi convinti che la prossima pandemia influenzale sarà innescata proprio da un ceppo sviluppato negli uccelli acquatici selvatici. Il sistema immunitario umano infatti non dispone di alcuna difesa verso le influenze di origine animale. (g.p.)
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