Svelata per la prima volta la struttura tridimensionale del virus della febbre emorragica Dengue. La scoperta, pubblicata questa settimana sulla rivista Cell, arriva dalla Purdue University (Usa). Utilizzando le tecniche della microscopia crioelettronica (da crio, freddo) e dell’imaging 3-D, il biologo Richard Kuhn e colleghi hanno ottenuto, per la prima volta, una visione dettagliata di un flavivirus. L’immagine, secondo i ricercatori, potrebbe fornire importanti informazioni sui processi infettivi di questi virus e contribuire alla messa a punto di nuovi vaccini. “Studiando la struttura del virus” spiega Kuhn “possiamo capire i fenomeni chimici e biologici che avvengono quando il virus infetta le cellule umane, e mettere a punto esperimenti per identificare e colpire questi fenomeni.” La Dengue, causata da un virus della famiglia dei flavivirus e trasmessa dalle zanzare, colpisce ogni anno più di 50 milioni di persone (soprattutto nelle regioni tropicali e subtropicali) e causa circa 250mila decessi. La malattia, simile all’influenza, si manifesta con febbre alta, irritazioni e forti dolori alla testa, ai muscoli e alle articolazioni. Ma la complicazione più grave è la febbre emorragica, che provoca emorragie interne, nausea, intensi dolori addominali e può portare addirittura alla morte. Oltre alla Dengue, i flavivirus, tutti strettamente imparentati, sono responsabili di molte altre gravi infezioni portate dagli insetti, come la febbre gialla, la West Nile, l’encefalite trasmessa dalle zecche e l’encefalite di Saint Louis. (f.n.)
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