DARE a ciascun paziente la terapia più giusta, nel posto giusto e al momento giusto. È questo l’obiettivo dell’immunoterapia di precisione, una delle armi più promettenti in campo oncologico, in particolare per la lotta del carcinoma del polmone. Che oggi diventa ancora più efficace: lo studio di fase III Checkmate-227, i cui risultati iniziali sono stati appena presentati al congresso dell’American Association for Cancer Research (Aacr) di Chicago, ha infatti individuato un nuovo biomarcatore, il cosiddetto Tumor Mutational Burden (Tmb, ossia carico mutazionale del polmone), che rappresenta una vera e propria fotografia ad altissima risoluzione delle alterazioni molecolari delle cellule del tumore del polmone, e che aiuterà a mettere a punto terapie immunologiche – ossia volte a stimolare l’azione del sistema immunitario contro il cancro – ancora più precise ed efficaci, anche rispetto ad approcci più convenzionali come la chemioterapia.
Il colosso farmaceutico Johnson & Johnson pagherà 6,5 miliardi di dollari per chiudere le cause…
Si tratta di una patologia rara e difficile da trattare. Colpisce prevalentemente gli uomini e…
Secondo gli autori di un recente studio potrebbe contenere informazioni sul sesso e sul concepimento,…
Dopo il segnale incomprensibile, gli scienziati hanno riparato il danno a uno dei computer di…
L’Aifa ha approvato l’estensione della rimborsabilità del trattamento, che era già stato approvato per l'atrofia…
Resistono alle radiazioni potenziando la loro capacità di riparare i danni al dna. Piccolo aggiornamento…
Questo sito o gli strumenti di terze parti in esso integrati trattano dati personali (es. dati di navigazione o indirizzi IP) e fanno uso di cookie o altri identificatori necessari per il funzionamento e per il raggiungimento delle finalità descritte nella cookie policy.
Leggi di più