Finché c’è vita c’è speranza, così recita un vecchio detto. E questo sembra valere anche per le cellule del cervello. I ricercatori del Salk Institute di La Jolla, in California, insieme all’équipe svedese del Sahlgrenska University Hospital, hanno infatti dimostrato che nell’ippocampo, l’area della corteccia cerebrale deputata all’apprendimento e alla memoria, alcune cellule cerebrali mantengono la capacità di dividersi e proliferare fino alla morte. La scoperta non è del tutto nuova: già la scorsa primavera altri studiosi avevano evidenziato la capacità dei neuroni cerebrali di rigenerarsi nei bambini sotto i sei anni. E’ però la prima volta che la neurogenesi, così si chiama questo processo, viene dimostrata anche negli adulti. Lo studio, pubblicato su Nature Medicine, è stato condotto su cinque pazienti colpiti da cancro. Nell’ippocampo di questi malati era stato iniettato un tracciante chimico, la bromodeossiuridina, per seguirne l’attività cellulare. Dopo la morte dei pazienti, i ricercatori hanno condotto un’autopsia con tecniche diagnostiche di immagine. E hanno ritrovato il marker nelle cellule cerebrali, dimostrando che queste continuano a moltiplicarsi fino alla morte. I risultati della ricerca sono molto importanti perché aprono la strada alla messa a punto di nuovi trattamenti per disturbi neurologici degenerativi, come la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson, e per l’ictus cerebrale.(b.s.)
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