Categorie: Vita

Il maschio abortisce se la partner è piccola

Il maschio del pesce pipa (Syngnatuhus scovelli) non solo “rimane incinta”, ma può abortire se ritiene che la madre non vada bene. È quanto rivela uno studio pubblicato su Nature e condotto da Kimberly Paczolt e Adam Jones dell’Università Texas A&M, secondo cui questi animali decidono di uccidere la prole che portano in grembo se ritengono troppo piccola la madre.

La gravidanza ‘maschile’ è un fenomeno che si verifica unicamente nei cavallucci marini e parenti (pesci pipa e draghi marini). Nel pesce pipa dura mediamente 12 giorni per un numero totale di venti ‘covate’ l’anno. I maschi infatti possiedono una specie di marsupio in cui le femmine depositano le loro uova durante l’accoppiamento: non una semplice tasca, ma un vero e proprio luogo dove gli embrioni vengono protetti e nutriti prima del ‘parto’.

Durante l’esperimento, i ricercatori hanno fatto accoppiare i maschi in cattività con soltanto una femmina per volta, e hanno lasciato che questi portassero a termine la gravidanza prima di far loro incontrare nuove partner. Paczolt e Jones hanno notato così che i maschi, quando possono, scelgono di accoppiarsi con femmine di grandi dimensioni (che superino preferibilmente i 106 millimetri), mentre mostrano un po’ di reticenza nei confronti delle più piccole. Il perché sta forse nel fatto che le femmine più grosse trasferiscono in media un numero maggiore di uova per accoppiamento rispetto alle altre, e gli embrioni che ne risultano hanno maggiore probabilità di sopravvivere.

Ma poiché i pesci pipa sono degli scarsi nuotatori, in natura hanno accesso solamente a una piccola parte della popolazione femminile durante la stagione riproduttiva (nei mesi primaverili e estivi). Cosa succede quindi se nei dintorni ci sono solo femmine piccole? Semplicemente i maschi sono in grado di abortire se ritengono di essersi accoppiati con una femmina che non garantisce una buona fitness della prole e conservare le energie per la gravidanza successiva. I ricercatori, infatti, hanno osservato che il successo della seconda gravidanza diminuisce se il precedente accoppiamento è avvenuto con una femmina grande e aumenta se è avvenuto con una partner piccola. Questo studio mostra quindi, per la prima volta, che oltre ad operare una scelta pre-accoppiamento i pesci pipa possono fare una selezione ad accoppiamento avvenuto, agendo direttamente sugli embrioni. (f.p.)

Riferimenti: Nature doi:10.1038/nature08861

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