L’Italia è al primo posto in Europa per numero di donazioni e trapianti. E’ quanto ha reso noto un comunicato del ministero della salute. Con 17,1 donatori per milione di abitanti (pmp), infatti, l’Italia ha registrato una crescita pari al 12,3 per cento rispetto al 2000. Ma non solo. Anche la sopravvivenza a cinque anni dall’operazione delle persone che hanno subito un trapianto ci pone al primo posto in Europa e testimonia la validità e l’accuratezza delle procedure di selezione adottate. Tuttavia esiste un divario tra il Nord e il Sud del Paese in termini di donazioni e interventi. Basti un esempio: le regioni che occupano i primi posti della graduatoria sono Emilia Romagna con 31,4 trapianti pmp e Piemonte – Val D’Aosta con 25,8 trapianti pmp, mentre le ultime classificate sono Basilicata e Campania, con soli 5 e 3,1 pmp trapianti rispettivamente. Per colmare queste differenze il Ministero si è impegnato a intervenire soprattutto nel mezzogiorno. Un dato positivo invece viene dagli studi effettuati dai Centri interregionali per il trapianto, che indicano, in media, una qualità superiore di interventi, rispetto agli altri paesi europei e mostrano anche una possibile via per attuare un monitoraggio nazionale sulla qualità degli interventi favorendo così lo sviluppo delle strategie più vantaggiose. A partire dal 2003, per fornire ai cittadini la massima trasparenza sulle attività dei centri, il Ministero mostrerà i dati sui trapianti effettuati a livello nazionale, già da oggi, invece, sono disponibili quelli sul midollo osseo. Nel tempo, inoltre, saranno visibili a tutti anche le liste d’attesa per i trapianti: vere e proprie graduatorie renderanno equo l’accesso dei diversi candidati. (p.m.)
