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La birra si beve più velocemente se il bicchiere è curvo

La pinta in Inghilterra, il boccale in Germania, la coppa in Belgio: ogni paese con una forte tradizione birraria sembrerebbe avere il suo bicchiere tipico. A differenziarli però non è solo la praticità, o la capacità di esaltare le caratteristiche della birra locale, ma anche la velocità con cui vengono svuotati. A scoprirlo è stato un gruppo di ricercatori dell’Università di Bristol, che in un articolo pubblicato su PLoS One ha dimostrato come la forma del bicchiere influenzi la velocità con cui se ne beve il contenuto.

Per scoprire se e in che modo i ricercatori hanno filmato un gruppo di 159 uomini e donne mentre bevevano bibite analcoliche e birra, utilizzando due tipi di bicchieri diversi: uno di forma cilindrica e l’altro di forma curva. I ricercatori hanno poi analizzato i filmati, cronometrando il tempo impiegato dai partecipanti per finire il loro drink.

Per le bevande analcoliche, i filmati non hanno rivelato differenze nel tempo impiegato per consumare la bibita che fossero riconducibili alla forma dei bicchieri. Nel caso della birra, invece, le differenze sono risultate notevoli. Il tempo medio con cui i soggetti con bicchiere curvo hanno svuotato la loro pinta è stato di sette minuti, mentre quelli con bicchieri cilindrici hanno impiegato in media ben undici minuti. “Il tempo impiegato per bere diminuisce quasi del 60 per cento quando una bevanda alcolica è contenuta in un bicchiere cilindrico”, spiegano i ricercatori.

A questo punto, però, i ricercatori volevano capire l’origine di questa differenza. Così hanno mostrato ai partecipanti alcune fotografie di bicchieri dalla forma diversa, ed è stato chiesto loro di giudicare se le pinte nelle foto fossero piene per più o meno di metà. Le risposte hanno mostrato che i soggetti sbagliavano più facilmente in caso di bicchieri dalla linea curva.

Secondo i ricercatori di Bristol, questo fenomeno potrebbe spiegare le differenze nella velocità con cui viene consumata la birra. I bicchieri dalla linea curva infatti, ingannando la percezione della quantità di liquido rimanente, danno l’idea di essere arrivati a metà bicchiere quando si è in realtà già oltre. In questo modo non ci si riesce a trattenere, e la birra viene bevuta più velocemente. Nel caso di bevande analcoliche invece il fenomeno non funziona, perché i soggetti non sentono il bisogno di limitare la velocità con cui consumano la bevanda, e non valutano quindi con gli occhi l’opportunità di prendere o meno un altro sorso.

“Per via dei rischi personali e sociali connessi a un eccessivo consumo di alcol, vi è stato recentemente un grande interesse riguardo alle strategie di controllo e disincentivazione. Spesso le persone parlano di “trattenersi” quando bevono alcol, come metodo per controllare il livello di ubriachezza”, conclude Angela Attwood. “Penso che un’indicazione importante che emerge dalla nostra ricerca sia che questa abilità di trattenersi risulta compromessa quando si beve da certi tipi di bicchieri”.

Riferimenti: PLoS One doi/10.1371/journal.pone.0043007?

Credit immagine a Stephan Geyer

Simone Valesini

Giornalista scientifico a Galileo, Giornale di Scienza dal 2012. Laureato in Filosofia della Scienza, collabora con Wired, L'Espresso, Repubblica.it.

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